Qui!group e il sondaggio con Randstad per ricollocare chi è rimasto senza occupazione
(f. sav.) È partito da qualche settimana un esperimento interessante che investe il tema delle politiche attive con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di lavoro. La società Qui!group, attiva nel settore dei buoni pasto, è finita in amministrazione straordinaria ed è alle prese con un delicatissimo piano di ristrutturazione che coinvolge il ministero dello Sviluppo con l’intento di evitare la liquidazione coatta amministrativa di tutti gli asset. L’emergenza però è sul fronte occupazionale. Qui!group a Genova dava lavoro a centinaia di addetti nel commerciale per il rapporto con gli esercenti-clienti, nell’amministrazione e controllo e si è fatta carico del problema. Così ha sondato la multinazionale olandese del lavoro Randstad per provare a ricollocare sul mercato chi è rimasto senza occupazione sfruttando le competenze nella ricerca di profili in linea con le esigenze delle aziende. Non si tratta di un contratto strutturato tra le due parti: Qui!group, in amministrazione straordinaria, non potrebbe stipularlo. È in realtà un canale informale che si è attivato tra le due società. Sono stati già effettuati una decina di colloqui e almeno quattro esuberi di Qui!group avrebbero trovato un altro impiego. A ben vedere queste operazioni di ricollocazione sono analizzate anche da Anpal, l’agenzia guidata finora da Maurizio Del Conte, che lavora anche sull’aggiornamento delle competenze.