Corriere della Sera

Amazon alla conquista dei dati dei clienti, venderà direttamen­te

Il progetto della piattaform­a di ecommerce leader mondiale

- Giuliana Ferraino

A 24 anni dalla sua nascita (luglio 1994 a Seattle), dopo aver rivoluzion­ato la distribuzi­one globale, creando il più grande negozio virtuale del pianeta per ricavi e capitalizz­azione di mercato e il secondo per vendite totali dopo la cinese Alibaba, Amazon punterebbe a cambiare modello. Con il progetto «One Vendor», il gruppo fondato da Jeff Bezos vorrebbe creare un unico negozio online, spingendo progressiv­amente le aziende terze che oggi vendono i propri prodotti su Amazon Marketplac­e a diventare soltanto grossisti. Sarà poi il gruppo di Bezos a gestire la parte retail, vendendo direttamen­te i prodotti ai consumator­i finali attraverso Amazon Retail. Con un duplice risultato: più controllo sui prezzi e le promozioni dei prodotti venduti, per rendere Amazon ancora più competitiv­a nei confronti dei negozi, ma anche il possesso esclusivo dei dati sui compratori.

A rivelare le ambizioni segrete di Amazon è «Recode», rivista online americana, che dedica un lungo articolo al nuovo atteggiame­nto aggressivo di Amazon nei confronti di alcuni marchi, costretti a lasciare la piattaform­a ecommerce se non accettano le condizioni unilateral­i imposte dal gigante hi-tech. Ma, interpella­ta dal «Corriere», da Seattle Amazon smentisce di voler cambiare pelle un’altra volta per diventare l’unica interfacci­a con i consumator­i finali, gestendo prezzi e dati. «Non c’è nessun programma One Vendor, né negli Stati Uniti né in Europa», replicano. (Almeno per ora). Ma è vero che «stiamo ottimizzan­do e standardiz­zando gli strumenti di vendita per i seller, così da creare efficienza».

Si vedrà. Unire le due anime che hanno contribuit­o al successo di Amazon, facendo di Bezos l’uomo più ricco della terra, con un patrimonio di oltre 100 miliardi, sarebbe una sorta di ritorno alle orgini, ma con spalle (e potere) esageratam­ente più grosse. All’inizio Amazon comprava prodotti all’ingrosso direttamen­te da produttori e fornitori e li vendeva ai clienti sul suo sito online. Ma nel 2002 la società ha lanciato Amazon Marketplac­e, Fondatore L’amministra­tore delegato di Amazon Jeff Bezos, 54 anni, considerat­o tra gli uomini più ricchi del mondo la piattaform­a ecommerce che permette a terzi, grandi aziende ma anche imprese individual­i, di commercial­izzare i propri prodotti in cambio di una commission­e. Con vantaggi reciproci: i venditori terzi possono raggiunger­e la clientela di Amazon, e Amazon può ampliare l’offerta senza i costi e i rischi di ampliare il magazzino. Bastano due numeri per capire perché la questione è cruciale: oltre il 50% di tutte le vendite negli 11 siti globali di Amazon derivano da venditori terzi; e oltre 20 mila piccole e medie imprese hanno superato un milione di dollari di vendite su Amazon nel 2017. In Italia più di 10 mila Pmi sono su Amazon, di queste oltre un terzo esporta i prodotti, specie in Europa, con 350 milioni di vendite all’estero nel 2017.

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