La prova di forza
Domani la sfida che servirà per misurare l’attuale distanza tra i due club
Un numero, più di altri, sintetizza al meglio l’odierno divario tra Juventus e Inter: -166. È la differenza di titoli vinti tra giocatori bianconeri e nerazzurri. Una forbice larghissima, ingigantita dalla dittatura degli ultimi sette anni in campionato. L’arrivo di Cristiano Ronaldo, la scorsa estate, ha solo aumentato un gap difficile da colmare nel breve periodo. Uno spiraglio però c’è: il modello Inter. Se coltivato con pazienza è oggi l’unica alternativa plausibile al dominio bianconero.
Negli anni in cui le milanesi erano in crisi nera e spesso fuori dalle coppe, Napoli e Roma hanno provato a minacciare la Signora, sono riuscite però solo ad alternarsi nel ruolo di sfidante, scambiandosi il secondo posto ma senza riuscire a spezzare l’egemonia dela Juventus. Con il Milan costretto a ricostruire e a inseguire la Champions League, l’unica vera alternativa oggi è l’inter.
Prima che sul campo la battaglia è diventata economica e i nerazzurri sono potenzialmente la società con le maggiori risorse per portare l’attacco al potere juventino. Con l’ingresso della famiglia Zhang, l’inter si è coperta le spalle e può contare su Suning come azionista di maggioranza. Il gruppo di Nanchino è un colosso da 70 miliardi di dollari l’anno, ma è soprattutto assetato di visibilità internazionale e di vittorie. Tutta la Cina spinge l’inter, anche per assolvere una missione politica e assicurarsi il dominio nel calcio, lo sport che garantisce una risonanza mondiale e ha un impatto sociale elevatissimo.
Juventus-inter di domani è un antipasto sul futuro, una prima prova di forza. I campioni d’italia sono davanti, i nerazzurri però sono stati i primi nella storia a violare lo Stadium vincendo 3-1 nel 2012, quando in panchina sedeva ancora Andrea Stramaccioni.
Dopo un anno d’esordio terribile, con cinque tecnici cambiati, Suning ha stabilizzato l’inter. In plancia di comando è finito Steven Zhang, il più giovane presidente della storia interista e tra meno di una settimana entrerà in organico l’ex ad bianconero Giuseppe Marotta. «Lui porta grande esperienza, competenza, e dà il senso del progetto: è un’ottima scelta. Le grandi squadre devono avere un progetto e un obiettivo a bre- ve e medio termine», ha sottolineato Marco Tronchetti Provera, ad di Pirelli, che ha ben inquadrato l’inter e l’attuale periodo. «È una squadra che a tratti mi piace, ma non è completa. Siamo però sulla strada giusta. Steven Zhang ha la volontà di capire e guidare l’inter verso il successo». Stesso concetto espresso dal sindaco di Milano, Beppe Sala: «Con Suning l’inter tornerà in alto».
Se si sommano gli scudetti vinti dall’attuale rosa bianconera il totale dice 49, l’inter si ferma ai 6 di Asamoah, peun