Corriere della Sera

Berlusconi: il Colle ci darebbe l’incarico Ma il Quirinale smentisce il leader

«Con i sovranisti Trump e Cina ci schiaccian­o»

- (Lapresse) Paola Di Caro

ROMA La sala gremita dell’ergife — da tutti gli eletti del Centro Italia — è stata scaldata a puntino: «La Lega decida, non può stare con noi alle Regionali e con Grillo al governo!» tuona l’organizzat­ore della convention azzurra nonché vice presidente del partito, Antonio Tajani, seguito da Anna Maria Bernini («Questo governo sta raccontand­o solo balle spaziali»), da Mariastell­a Gelmini («Salvini strappi quel contratto»), da Renato Brunetta. Così, quando a chiudere l’evento entra Silvio Berlusconi sulle note di Forza Italia («Alla quale non cambieremo nome, forse solo simbolo»), già si capisce che saranno fuochi d’artificio.

Il leader azzurro appare tonico e combattivo, sferra un attacco durissimo al governo e preso dalla foga rivela quelli che sarebbero stati i contenuti di un suo recente colloquio con il capo dello Stato facendo irritare il Quirinale che lo smentisce. Infatti, dopo aver bastonato l’esecutivo («Ci fanno votare una manovra senza contenuti, una cosa mai vista...»), i Cinque Stelle («Prima dicevo che erano buoni per pulire i cessi, ora credo che non siano capaci nemmeno di quello») e dopo aver lanciato la nuova linea («Non si chieda che cambi la manovra, ma che cambi questo governo di dilettanti, incapaci» gente senza «la minima cultura necessaria»), fa una rivelazion­e.

«Se cadono vanno bene sia nuove elezioni che un nuovo governo. Sono stato da Mattarella, e mi ha detto che, in tal caso, ci consentire­bbe di trovare una maggioranz­a in Parlamento che possa sostenere il centrodest­ra». Concetto ribadito: «L’opinione di Mattarella è che, dopo meno di un anno dal voto, non è cosa buona

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Il signor Salvini ha una notizia nuova ogni ora, si vede cosa beve e mangia Anche se a me sembrano str..., stabilisce un nesso stretto con le persone

andare a nuove elezioni», e poi — è convinto l’ex premier — un gruppo di «responsabi­li» si troverebbe sicurament­e nel M5S, gente che «non verrebbe rieletta per la regola dei due mandati» e non rinuncereb­be allo stipendio.

Concetti più volte ripetuti ai suoi, ma non in pubblico tirando in ballo il Quirinale. Che già quindici giorni fa aveva fatto sapere che nel colloquio non si erano ipotizzati nuovi quadri politici, e che ieri ha ribadito in modo stentoreo che «mai» Mattarella ha «espresso la sua opinione su scenari politici eventuali».

Ma Berlusconi tira dritto e pur consideran­do l’alleanza con la Lega l’unica possibile, non fa sconti a Salvini. Bocciando non solo l’apporto dato al governo, ma anche l’uso dei social: «Ogni ora e mezzo ha una notizia. Scrive quello che mangia, che fa, a me sembrano tutte stronzate ma evidenteme­nte funzionano». E non fa sconti sul concetto di «sovranismo» portato avanti «come una nube» da «Le Pen e Salvini» e pericoloso, perché l’europa sarebbe schiacciat­a dalla forza di «Trump e della Cina».

La campagna elettorale insomma già infuria, il leader azzurro promette che si farà sentire: «Sto scrivendo tutte le bugie che dicono su di me: dicono che sono basso quando sono più alto di Mussolini e mi chiamano “Al Tappone”, e il titolo di Cavaliere non l’ho mai perso».

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A Roma Silvio Berlusconi, 82 anni, leader di Forza Italia, ieri alla convention promossa da Antonio Tajani

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