Corriere della Sera

Napoli pensa positivo: può blindare il secondo posto

I campioni volano, Ancelotti non vuole scherzi con il Frosinone ma non rinuncia al turn over

- Monica Scozzafava

Il Napoli anche stavolta ha guardato il derby d’italia in albergo. Senza farsi prendere però da chissà quale ansia: non c’è uno scudetto in palio e i distillati di camomilla dispensati da Ancelotti non sono un calmante, producono forza. E, allora: la Juventus marziana va sempre più avanti, l’inter, potenzialm­ente, resta più indietro. Per i partenopei la sfida di oggi diventa l’occasione per consolidar­e il secondo posto.

La lezione con il Chievo è bastata, il Napoli non può permetters­i altri passi falsi con le piccole e contro il Frosinone, altro fanalino di coda, la testa non dovrà viaggiare verso Liverpool. Gli ottavi di Champions (sfida in programma martedì a Anfield) sono l’obiettivo dell’anno, ma la distanza in campionato dalla Juventus non può diventare siderale.

Fatta la premessa, Ancelotti non modifica di una virgola il suo mantra. E anche stavolta, come appunto contro il Chievo, turn over sia. Sul binario della valorizzaz­ione di tutta la rosa. Almeno otto i giocatori che potrebbero essere preservati per la gara in Inghilterr­a, con il debutto in porta del talento Alex Meret. Il portiere, ex Spal, già nel giro della Nazionale, era stato l’acquisto di prestigio del mercato estivo. Un infortunio al braccio lo aveva bloccato nei giorni del ritiro in Trentino. Rivoluzion­e in difesa senza Albiol e con il ritorno di Malcuit, in panchina resta anche Callejon per far posto al giovane Ounas. Contro il Frosinone potrebbero esordire anche Ghoulam (tredici mesi dopo) e Younes completame­nte recuperati dai rispettivi infortuni.

Ancelotti è convinto della bontà del collettivo, ma ha dosato con equilibrio forze ed energie per non rischiare di scottarsi ancora una volta. All’allenatore del Frosinone, Longo, non va di recitare la parte della Cenerentol­a ma certo sorride: «Hanno una rosa impression­ante, sono più forti dell’era Sarri. Se gioca Mertens o Milik non fa differenza». Un po’ ci è, un po’ ci fa: è il gioco delle parti.

Debutti

Potrebbe essere la prima volta per Meret, Ghoulam e Younes. In attacco parte Milik

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(Getty Images) Sereno Carlo Ancelotti

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