«Sulla capienza leggi vecchie, ma c’è chi pensa a fare cassa»
«Serate come quella in cui doveva suonare Sfera Ebbasta, le ho fatte spesso anch’io: arrivi alle tre di mattina, metti due dischi e canti qualche brano. Che brividi a pensare a quanto è successo...». Corinaldo è lontana, ma fa male anche a distanza, mentre interviene da New York Frankie Hi-nrg, al secolo Francesco Di Gesù, quasi cinquant’anni, 25 di rap e una vita sui palchi (e dentro le notti) di tutta Italia. Che idea si è fatto della vicenda?
«Che i responsabili sono molti, ma se c’è uno che non c’entra, questo è Sfera. Lui è quanto di più distante da me, per tematiche e attitudine, ma guai a chi cerca di attribuirgli delle colpe, lui stava solo facendo il suo mestiere».
Molti la pensano diversamente: manda messaggi sbagliati, attira gente sbagliata...
«Non diciamo stupidaggini: si diceva lo stesso del jazz e poi del rock, la musica del diavolo. Oltre a essere un’idiozia, è anche un ottimo modo per sgravare di responsabilità tutti gli altri». Qual è il problema vero secondo lei?
«È l’incoscienza diffusa in questo Paese che, in questa vicenda, si riverbera sotto tanti aspetti». Per esempio?
«Innanzitutto ha fatto qualche errore di valutazione chi sta intorno a Sfera. Dovrebbe sapere che uno come lui ormai attira tantissima gente e forse quel locale era troppo piccolo». E poi?
«Il gestore che accoglie più gente del necessario per fare cassetta, senza avere personale qualificato per far fronte alle emergenze. Anche se le leggi sulla capienza in Italia sono antiquate e surreali, a volte impongono delle restrizioni assurde. Molti le trasgrediscono. Il punto è fino a quanto sei disposto a farlo».
E poi ci sono quei maledetti spray al peperoncino. A Sfera era già successo, prima della tragedia, almeno altre quindici volte. «Io non penso che chi tirava i sassi dal cavalcavia volesse uccidere
Sfera ormai attira tantissimo pubblico, chi gli sta attorno doveva sapere che quel locale era piccolo
qualcuno. Il problema, di nuovo è l’incoscienza, ignorare le conseguenze dei propri gesti. Ma la questione è anche un’altra». Quale?
«Trasformare armi di difesa in offesa. È assurdo che ci si possa procurare in modo così facile quelle bombolette. Com’è assurdo pensare che in questo Paese le donne si debbano difendere da sole». Infine ci sono i genitori...
«Ho sentito che all’una di notte, c’erano bimbi di dieci anni con le madri in quella discoteca. Qui si è perso decisamente il senso della misura e della realtà. E non sarà mica colpa di Sfera...».