Turismo, la spinta degli stranieri Ma al Sud va solo il 15% della spesa
Lo studio di Banca d’italia: l’innovazione fa crescere. L’impatto economico di Airbnb
Andrea Petrella e Roberto Torrini, segnala i flussi non uniformi di crescita. Le regioni del Nordest e del Centro ne intercettano la gran parte, il Nordovest ha rafforzato le proprie posizioni grazie all’effetto di lungo periodo dei grandi eventi ma nel Mezzogiorno «lo scollamento tra flussi di stranieri e potenziale turistico è evidente». Sebbene rappresenti il 78% delle coste, ospiti tre quarti dei parchi nazionali, un quarto dei musei e più della metà dei siti archeologici la spesa degli stranieri nel Sud — per quanto migliori — è pari solo al 15% del totale. Abbiamo dunque il paradosso di avere aree sottoposte al preoccupante fenomeno del sovraturismo — Venezia, Firenze in primis — con problemi di salvaguardia del patrimonio artistico e altre, invece, in cui le attività restano sottodimensionate.
Lo studio di Bankitalia insiste sulla necessità di politiche innovative e fa l’esempio(positivo)della riforma organizzativa dei musei statali con l’autonomia speciale e la revisione della governance. Grazie a un’indagine condotta su 40 musei si è visto come l’offerta di servizi di quelli autonomi si è ampliata maggiormente che nei restanti musei statali. Al centro è stata messa la soddisfazione del visitatore sia in termini di accessibilità sia di miglioramento dell’esperienza di visita e questo ha fatto la differenza.
La ricerca misura anche l’impatto economico di Airbnb: aumentando la concorrenza con l’offerta di alloggi privati ha contribuito ad accelerare l’effetto di «ricomposizione qualitativa» dell’offerta alberghiera verso strutture più qualificate. «L’impatto su fatturato e redditività del imprese con 3 stelle è stato limitato ma positivo, riflettendo soprattutto una maggiore intensità del processo di selezione, che ha consentito solo alle imprese migliori di sopravvivere». Airbnb determina anche un aumento dei prezzi medi delle abitazioni utilizzate e questo fenomeno è più significativo per i prezzi delle case situate in periferia.
Infine i giudizi sulle politiche per il turismo. Affinché il Paese possa trarre pieno beneficio della forte espansione dei flussi attesa nei prossimi anni sono
Il paradosso
Ci sono aree sottoposte al fenomeno del sovraturismo e altre sottodimensionate
auspicabili politiche del turismo consapevoli. «Siamo un Paese ben posizionato ma non al vertice» e i ritardi riguardano anche la dotazione di capitale umano impiegato nel settore e la carenza delle infrastrutture di trasporto per promuovere le aree in ritardo (un caso su tutti l’aeroporto di Comiso).
Bankitalia biasima la mancanza di un assetto definito del rapporto tra Stato e Regioni come parti di una stessa politica pubblica. La redazione del Piano strategico 2017-2022 è stata però una svolta ed è attesa alla sfida dell’attuazione. In ultimo la ridefinizione delle competenze, decisa dal governo Conte, con l’accorpamento di turismo e politiche agricole genera un nuovo tourbillon, si spera che non metta a repentaglio la continuità delle scelte operate negli anni addietro.