Corriere della Sera

«Il terremoto, che spavento Qui però funziona tutto»

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Non si è ancora abituata a togliersi le scarpe quando entra nei posti pubblici, ma è diventata bravissima a comporre i bento, i pasti completi e artistici che ora le bambine portano orgogliose a scuola. Alice Massa è di Torino, ha 38 anni e si è trasferita a Tokyo 9 anni fa: «La ditta di mio marito, che è giapponese, è fallita e lui ha pensato che sarebbe stato più facile trovare lavoro qui. E infatti è stato così. Io lavoravo per la Panini come traduttric­e dal giapponese all’italiano, e lo faccio ancora». Per Alice i primi sei mesi sono stati i più brutti: «Abbastanza deprimenti. Il momento peggiore è stato quello del terremoto del 2011. Mi sono chiesta cosa ci facessi qua e se potevo vivere con la paura che potesse risucceder­e da un momento all’altro. Poi è passata». Quando Alice si è trasferita, aveva già Yui, nata in Italia, mentre Nina è nata in Giappone. «Lì ho capito che potevo farcela. In Italia ci torno per le vacanze, ma ormai la sento estranea, mi sono abituata troppo bene qui: tutto funziona, è pulito, la burocrazia scorre». Nostalgia? «Sì per le mamme italiane, che per fortuna ho incontrato in Rete. Qui le donne spesso non lavorano, sono molto libere per pranzi e incontri. Ma si parla solo di figli!».

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