Il Messi ritrovato fa sperare l’inter Ma sarà in campo col Tottenham?
Blitz di Icardi con Wanda al Bernabeu per il Superclasico con il consenso del club
Mauricio Pochettino ha vinto la sua prima partita da allenatore in un derby al Camp Nou contro il Barcellona nel 2009, quando allenava l’espanyol. «Eravamo ultimi e il Barça primo. Ci davano per spacciati. È stato un successo da ricordare». Da allenatore del Tottenham spera di bissare quell’impresa domani, quando si ripresenterà al Camp Nou, costretto a vincere per eliminare l’inter, impegnata con il Psv Eindhoven.
Il Barcellona però non perde una partita interna di coppa dal 1° maggio 2013 (0-3 con il Bayern Monaco), più di cinque anni e mezzo fa, e negli ultimi 41 anni è stato sconfitto al Camp Nou da una sola squadra inglese, il Liverpool nel febbraio 2007. «L’inter stia tranquilla, scenderemo in campo per vincere. Rispettiamo molto la Champions League, ma farò le scelte in relazione alle nostre necessità non a quelle dei nerazzurri», assicura l’allenatore blaugrana Ernesto Valverde.
Spalletti si augura che tra le necessità del tecnico dei catalani ci sia anche quella di schierare Leo Messi, assente per infortunio in entrambe le partite con l’inter. Finito quinto nella
classifica del Pallone d’oro, l’argentino dopo il disastroso Mondiale di Russia è tornato a livelli mostruosi. Nell’ultimo match di campionato, vinto 4-0 con l’espanyol ha fatto il fenomeno segnando due gol su punizione, dispensando assist e giocate da applausi. In tre gare di Champions ha già realizzato 6 reti.
Pochettino fa gli scongiuri visto che nelle ultime 28 partite di Champions il Barcellona ne ha vinte 26 e pareggiate soltanto due, senza mai subire più di un gol e sotterrando con 87 reti gli avversari.
Pochettino sfida la cabala, mentre Spalletti, che pure avrà Messi dalla sua, deve battere il Psv o comunque fare un risultato migliore del Tottenham per accedere agli ottavi: a pari punti si qualificano gli inglesi e i nerazzurri retrocedono in Europa League.
Saranno in 65 mila a San Siro per la sfida con gli olandesi. Senza Nainggolan e con Vecino in dubbio, l’allenatore nerazzurro confida in Icardi. Maurito spera di festeggiare la 200ª presenza con l’inter con la qualificazione agli ottavi che manca dal 2012: un’eternità. L’argentino, dopo l’allenamento di ieri mattina, insieme alla moglie Wanda Nara è volato a Madrid per assistere al Superclasico River-boca, che hanno visto anche il direttore sportivo Ausilio e il vicepresidente Zanetti. Un permesso chiesto giorni fa dall’attaccante. C’erano anche molti juventini, ma i bianconeri (già qualificati) avranno un giorno in più per recuperare e giocheranno mercoledì con lo Young Boys. Icardi è un capitano e un professionista esemplare, ma alla vigilia di una sfida così delicata non è forse stata la scelta più felice. Domani si gioca, qualificarsi significa intascare almeno altri 14 milioni tra i soldi dell’uefa e incasso futuro. Un bottino che va oltre un riscatto atteso sei anni.