Andiamo a Anfield a comandare Ancelotti scaccia via la paura
«Incisività ed equilibrio: se mettiamo il bus davanti alla porta perdiamo di sicuro»
NAPOLI Carlo Ancelotti e il Liverpool, di storia ce ne sarebbe tanta da raccontare. Amarcord che l’allenatore del Napoli non può permettersi alla vigilia della gara che segna il primo obiettivo di stagione. Senza palmarès, dunque. E soprattutto senza calcoli.
Anfield è la prova del nove della sua stagione sulla panchina azzurra, e c’è consapevolezza. Andiamo a comandare, più o meno questo il messaggio dato alla squadra, trasferendo la necessità di una partita che sia di intensità e di iniziativa. Servono soprattutto i gol per tagliare il nastro degli ottavi, tanti (immaginando che anche il Liverpool ne faccia) e anche subito. Il Napoli non si aggrapperà alla speranza che la Stella Rossa batta il Psg, gioca tutte le sue carte sfruttando il destino che ha nelle proprie mani per provare così a vincere nella terra dei Reds. Da capolista del girone, ma con una classifica cortissima, potrebbe anche permettersi di perdere ma (escluso il risultato di 1-0) con un solo gol di scarto. Ecco perché attaccare il Liverpool, imponendo il proprio gioco, è
la chiave che può portare al successo.
I numeri dicono che finora il Napoli ha fatto sempre gol in 17 partite su 20 e che in campionato è la squadra che condivide con la Juventus il migliore attacco. Trentadue fin qui le reti messe a segno, 21 portano la firma di Mertens, Insigne e Milik (equamente divise), bomber di professione. La logica può indurre all’ottimismo e il poker rifilato al Frosinone in campionato autorizza l’allenatore a credere che l’impresa sia possibile. «Senza troppi calcoli», ribadisce. «Sarà importante avere un approccio positivo — ha detto — attaccare con incisività ed equilibrio. Del resto non sappiamo giocare in maniera differente. Mai potremmo immaginare di mettere il bus davanti alla nostra porta. Partiremmo sconfitti».
Arrembante ma non incosciente. Se il Napoli ne ha dati 4 al Frosinone, il Liverpool non è stato da meno contro il Bournemouth. E la tripletta di Salah non è certo un incoraggiamento. Ma il re di Coppe conosce le tecniche per mantenere la calma. E sulle ultime prodezze dell’egiziano tanto vale cavarsela con ironia: «Con noi avrà esaurito tutte le energie».
La posta in palio è troppo alta per pensare che le due squadre siano a corto di benzina per la sfida che vale una finale. Dentro o fuori, e i calcoli non sono ipotizzabili. Gli incastri dei risultati del girone dicono che se tra Stella Rossa e Psg finisse in parità, il Napoli potrebbe uscire sconfitto da Anfield ma con un minimo di 3 gol fatti. La legge resta dunque quella dei bomber di casa, unico calcolo possibile.