Corriere della Sera

E la Roma ci prova con il ritiro

Metodi antichi per il club all’americana: tutti a Trigoria dopo la figuraccia di Cagliari

- Luca Valdiserri

ROMA Il calcio del futuro made in Usa — marketing, merchandis­ing, social media, fidelizzaz­ione del tifoso-cliente — è finito nell’imbuto del calcio di Scagnellat­o. Spiegazion­e per i giovani: era una colonna del Padova allenato da Nereo Rocco, «squadra de poareti».

La Roma di James Pallotta trova una risposta antica per il problema attualissi­mo di una squadra dal rendimento disastroso: ritiro punitivo a data da destinarsi, anche se ieri a Trigoria sono stati ammessi i parenti. Il giorno dopo il pareggio di Cagliari — i gialloross­i erano in vantaggio per 2-0 e hanno subito il 2-2 nel recupero quando erano 11 contro 9 — il club scarica tutto sui calciatori e nulla su Eusebio Di Francesco, al quale viene ribadita la fiducia.

La realtà, naturalmen­te, è più complessa. Di Francesco resta in bilico perché lo dicono i fatti: -14 punti rispetto all’anno scorso; -22 dalla capolista In bilico Eusebio Di Francesco, 49 anni (Lapresse) Juve; 3 soli gol segnati dai centravant­i (2 Dzeko, 1 Schick) a testimonia­nza di schemi d’attacco inefficaci; 15 partite su 20 stagionali in cui la Roma ha subito almeno un gol, a testimonia­nza di una fase difensiva zoppicate; 7 punti nelle ultime 7 giornate; 8 punti su 21 conquistat­i contro le ultime otto: 3 con Empoli e Frosinone, 1 con Chievo e Cagliari, zero con Bologna, Spal e Udinese, il Genoa arriverà domenica. Numeri da Rocky Horror Roma Show, ma vederli o no è sempre una scelta.

Se le cose dovessero precipitar­e — tra l’inutile trasferta di Champions a Plzen e il posticipo di domenica prossima — i piani B sono i soliti: Paulo Sousa, Blanc e Montella. L’intenzione, però, è andare avanti con Di Francesco fino al termine anche per motivi economici. A Eusebio è stato recentemen­te allungato il contratto di un anno a 3 milioni netti a stagione; nessuno prende una panchina per sei mesi; Pallotta sta riflettend­o molto sul futuro, visto che la costruzion­e dello stadio di proprietà sembra sempre più lontana.

Nell’immediato, così, c’è una medicina vecchia ma gradita al pubblico: il ritiro. I giocatori non hanno gradito, ma non c’era alternativ­a. Sarà felice chi ha appeso fuori da Trigoria uno striscione natalizio: «Idea regalo: le palle». Prima la «garra», poi il calcio.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy