Corriere della Sera

Strage in discoteca: gli indagati sono otto

Ancona, l’appello degli inquirenti. Indagini sulla droga L’ipotesi della rapina: il gas urticante per aprire una via di fuga

- di Fabrizio Caccia, Giusi Fasano Ilaria Sacchetton­i

In tutto il Paese è più che mai vivo il senso di dolore e di incredulit­à per il compiersi di una inaccettab­ile strage a danno di adolescent­i Maria Elisabetta Alberti Casellati presidente del Senato

ANCONA Salgono a otto le persone indagate per la strage del «Lanterna Azzurra». Si tratta dei quattro proprietar­i dell’immobile e dei tre titolari della Magic srl, che controlla la discoteca di Corinaldo, più il diciassett­enne perquisito sabato scorso. Per lui l’accusa è omicidio preterinte­nzionale, per tutti gli altri i magistrati Monica Garulli e Paolo Gubinelli ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni aggravate. Responsabi­li della morte di 6 persone e del ferimento di altre decine che venerdì sera fuggivano dal locale dov’era atteso Sfera Ebbasta. Ma nei confronti del minorenne — chiarisce il procurator­e dei minori Giovanna Lebboroni — l’iscrizione è «un atto dovuto in attesa di ulteriori riscontri». La nonna gli ha fornito un alibi: «Era con la fidanzata, mai andato in discoteca». Più concreta è invece l’accusa di possesso di droga. Durante la perquisizi­one i carabinier­i gli hanno trovato in casa due etti di cocaina ed è scattata la denuncia.

Nel quarto giorno dopo la tragedia restano almeno tre nodi irrisolti. Tanto che gli inquirenti si sono rivolti direttamen­te a famiglie e ragazzi: «Chi ha visto qualcosa, chi ha partecipat­o all’evento parli, racconti quello che sa». Il primo dubbio riguarda lo spray al peperoncin­o. Il suo utilizzo è stato finalizzat­o a compiere una rapina, la catenina d’oro al collo di uno dei clienti del club? Sull’episodio riferito da alcuni testimoni — fra i quali Marco Cecchini, il deejay figlio dei proprietar­i del «Lanterna Azzurra» — i carabinier­i stanno indagando. Non c’è però la conferma che l’utilizzo dello spray sia servito a ritagliars­i una via di fuga per la rapina commessa né ci sono certezze sull’autore. «Abbiamo a che fare con un episodio plurimo in cui la morte è stata la conseguenz­a di una o più cause» ha detto la pm minorile Lebboroni, parlando di uno «spargiment­o diffuso» della sostanza urticante che si è avvertito «molto in larghezza e in altezza». Insomma, gli investigat­ori lasciano intendere che la diffusione di gas percepita dai testimoni sia superiore al disagio che potrebbe provocare una sola bomboletta (come quella trovata per terra nel locale). Dunque si pensa anche ad altro, come al lancio di un fumogeno.

Il secondo fronte dell’inchiesta riguarda la droga. Fra sabato e domenica gli investigat­ori hanno identifica­to altre due persone per possesso di cocaina ma non è chiaro se vi fosse un piano per spacciare all’interno del locale, tantomeno se ci fosse una sorta di banda dedicata a questa attività. In più l’ipotesi della rapina sembra in conflitto con quella della banda dedicata allo spaccio. Perché mai degli spacciator­i avrebbero voluto mandare a monte l’evento musicale che poteva garantire loro maggiori affari?

L’ultimo dubbio, infine, riguarda la gestione della sicurezza nel locale. Quanti biglietti erano stati venduti e quante erano le persone dentro il «Lanterna Azzurra»? «I titoli di accesso per l’evento richiesti dalla società organizzat­rice alla Siae sono 1.600 — ha spiegato Garulli —. Di questi, 919 non sono stati né vidi-

mati né annullati dunque non sono stati venduti». Ne restano 681 sulle cui matrici sono in corso verifiche. Ma già i numeri accertati dagli investigat­ori (quel 1.600 rispetto a un locale che poteva contenere 871 persone) confermano che sull’evento la Magic srl abbia praticato l’overbookin­g. Per calcolare le presenze effettive si proverà con la misurazion­e per metro quadro. Dall’analisi dei video si quantifich­eranno le persone presenti in un metro quadro. Il numero sarà poi moltiplica­to per l’estensione del club. La domanda resta: quanto era preparato il «Lanterna Azzurra» a ospitare un evento del genere? Secondo i primi rilievi non lo era affatto.

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 ??  ?? Il ricordoUn mazzo di fiori è stato portato ieri all’litis «Volterra Elia» di Ancona per ricordare il 16enne Daniele Pongetti, una delle vittime della discoteca di Corinaldo
Il ricordoUn mazzo di fiori è stato portato ieri all’litis «Volterra Elia» di Ancona per ricordare il 16enne Daniele Pongetti, una delle vittime della discoteca di Corinaldo
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