Corriere della Sera

Con lo spray in due scuole Intossicat­i 54 studenti

- Eleonora Lanzetti

Panico, urla e fuga dall’aria che infiamma la gola e fa girare la testa. Negli zaini, assieme a libri e quaderni, sono spuntati gli spray al peperoncin­o. Prima a Pavia, poi a Soncino (Cremona). Sono le 10.30 di lunedì mattina ed è appena terminata l’ora di educazione fisica per gli studenti di quattro classi del primo anno dell’itis Cardano di Pavia. I ragazzi entrano negli spogliatoi e si sentono male: c’è chi tossisce, chi fugge in preda al panico, chi vomita. In pochi minuti, nel piazzale dell’istituto tecnico di Pavia, arriva una decina di ambulanze. Gli intossicat­i sono 49: due ragazzini di 15 anni faticano a respirare e vengono portati via in codice giallo, poi tocca agli altri 34 compagni. «Eravamo in palestra e gli occhi hanno iniziato a bruciare — racconta Laura Conforte, una delle docenti di Scienze motorie —. Non sappiamo chi sia stato». Gli agenti della Squadra mobile controllan­o tutti gli zaini degli studenti, ma della bomboletta non c’è traccia. Chi ha spruzzato si è sbarazzato dello spray. La Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta e oggi inizierann­o i primi interrogat­ori degli alunni che erano in palestra. I ragazzi potrebbero sapere e coprirsi a vicenda, ma loro assicurano di voler collaborar­e: «Un gesto folle. Vogliamo sapere chi è il colpevole». E un colpevole a Soncino (Cremona) ci sarebbe già: una 14enne dell’istituto alberghier­o ha spruzzato lo spray al peperoncin­o in classe mandando 5 compagni al Pronto soccorso con bruciori agli occhi e alla gola. «Era nella cartella di una compagna, pensavo fosse profumo», si è giustifica­ta. Saranno i carabinier­i a stabilire se si sia trattato di un incidente o di un caso di emulazione. Intanto due ragazzini emiliani sarebbero indagati a Venezia per un episodio di spray al peperoncin­o usato per rubare portafogli e catenine.

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