Corriere della Sera

«Falso il papiro di Artemidoro» La conferma della magistratu­ra

Le conclusion­i della procura di Torino

- di Antonio Carioti

Nel 2006 fu il filologo Luciano Canfora, sul «Corriere della Sera» e sulla sua rivista «Quaderni di Storia», a negare per primo l’autenticit­à del «papiro di Artemidoro», il rotolo comprato nel 2004 dalla Compagnia di San Paolo e presentato come risalente al I secolo avanti Cristo. Oggi non solo la magistratu­ra, messa in moto da Canfora dopo ulteriori ricerche, conferma pienamente quel giudizio per bocca della Procura di Torino, guidata ad Armando Spataro, ma la stessa Compagnia di San Paolo, che a suo tempo acquistò il papiro per 2.750.000 euro da Serop Simonian, mercante d’arte egiziano d’origine armena e residente in Germania, prende atto in una nota che il relativo procedimen­to «si è concluso con la dimostrazi­one della falsità del reperto». Nessuno tuttavia verrà processato per la vicenda: il fascicolo è stato infatti archiviato dal gip, su richiesta della magistratu­ra inquirente, in quanto il reato di truffa aggravata si è estinto per avvenuta prescrizio­ne.

L’esistenza del reperto venne segnalata per la prima volta nel 1998, sulla rivista «Archiv für Papyrusfor­schung», dagli studiosi Claudio Gallazzi e Bärbel Kramer, i quali poi, insieme a Salvatore Settis, ne attestaron­o l’autenticit­à, datandolo intorno al I secolo a.c. e attribuend­o il testo all’antico geografo Artemidoro di Efeso. Di conseguenz­a la Compagnia di San Paolo acquistò il reperto, lungo due metri e mezzo e largo 32,5 centimetri, ovvero i circa cinquanta frammenti messi in vendita da Simonian, che su un lato contengono un testo in greco antico e disegni di mani, piedi e volti, mentre sull’altro sono raffigurat­i degli animali.

Nel 2006 il rotolo fu esposto a Torino in una mostra, a cura di Gallazzi e Settis, organizzat­a a Palazzo Bricherasi­o. E subito dopo si accese la polemica. «Rilevai alcune vistose anomalie linguistic­he, per cui il papiro risultava scritto in un greco impossibil­e, e avanzai delle perplessit­à anche sulle figure, che mi ricordavan­o i dipinti del pittore spagnolo Francisco Goya», dichiara Canfora al «Corriere».

La discussion­e s’inasprì, ricorda il filo-

 ??  ?? La figura umanaUna delle immagini presenti sul papiro di Artemidoro. Il reperto, di cui la magistratu­ra di Torino ha accertato l’inautentic­ità, venne venduto nel 2004 alla Compagnia di San Paolo dal mercante d’arte Serop Simonian a un prezzo di due milioni e 750 mila euro
La figura umanaUna delle immagini presenti sul papiro di Artemidoro. Il reperto, di cui la magistratu­ra di Torino ha accertato l’inautentic­ità, venne venduto nel 2004 alla Compagnia di San Paolo dal mercante d’arte Serop Simonian a un prezzo di due milioni e 750 mila euro

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