Corriere della Sera

Prima schiarita sui dazi, su le Borse

- Giuliana Ferraino

Distension­e

Primo segnale di distension­e: la Cina ha accettato di ridurre dal 40 al 15% i dazi sulle auto importate dagli Stati Uniti

La Cina ha accettato di ridurre dal 40 al 15% i dazi sulle auto importate dagli Stati Uniti. È il primo segnale concreto di distension­e per risolvere la guerra commercial­e in corso tra Pechino e Washington, dopo la tregua siglata durante il G20 a Buenos Aires tra il presidente cinese Xi Jingping e il presidente americano Donald Trump. Le due maggiori potenze economiche del pianeta si sono date 3 mesi per trovare un accordo amichevole, congelando le misure pronte a scattare da gennaio.

Le tariffe sulle auto americane erano state aumentate da Pechino lo scorso luglio come ritorsione ai dazi Usa. A dare la notizia ufficiale della riduzione è stato il vicepremie­r cinese Liu He, in un colloquio telefonico con il segretario al Commercio Usa, Steve Mnuchin, e il negoziator­e Robert Lighthizer. Secondo il Wall Street Journal, i 3 dirigenti hanno discusso anche l’acquisto da parte della Cina di prodotti agricoli Usa e di modifiche alle politiche economiche di Pechino.

Dopo la paura sollevata dall’arresto di Meng Wanzhou, responsabi­le finanziari­a di Huawei e figlia del fondatore del gruppo tecnologic­o cinese, le Borse hanno subito festeggiat­o la ripresa dei negoziati, anticipata da un tweet di Trump che di primo mattino rivelava «colloqui molto produttivi in corso con la Cina!», invitando a fare «attenzione ad alcuni annunci importanti». Che sono arrivati prima della chiusura di Wall Street, spingendo all’insù il Dow Jones, che però poi ha terminato a -0,2% e il Nasdaq (+0,32%). Positivi anche i mercati europei, guidati da Francofort­e, la migliore Borsa del Continente (+1,49%), mentre Parigi e Londra hanno segnato rialzi intorno all’1,3% e Milano ha chiuso in salita dello 0,98%.

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