I bolidi elettrici sfrecciano nel deserto senza fare pit stop Bmw protagonista
La prima sfida la Formula E l’ha già vinta: ha dimostrato che le nuove macchine possono percorrere un’intera gara (45’ più un giro) con un pieno di elettricità, fino all’anno scorso era necessario cambiare mezzo a metà corsa. Per questo i costruttori fanno la fila per partecipare. Bmw, al debutto, si è presa la scena in una giornata pazza: la pioggia ha innaffiato il deserto e complicato i piani di chi nelle precedenti 46 tappe non aveva mai visto l’acqua. Spettacolare e insidioso il circuito attorno ai resti di Ad Diriyah, l’antica capitale del regno saudita. Si è imposto Antonio Felix Da Costa, l’uomo in pole: il portoghese ha sfruttato la velocità della monoposto bavarese, ma ha lottato a lungo con il campione del mondo in carica, Jean-eric Vergne. L’ex Toro Rosso e il compagno Andre Lotterer hanno duellato per il vertice anche dopo la doppia penalizzazione (eccesso di potenza in fase di rigenerazione delle batterie). Sul podio con Da Costa sono saliti Vergne e il connazionale D’ambrosio della Mahindra. Chiude 17° all’esordio Felipe Massa (nella foto): anche l’ex ferrarista è stato punito con un drivethrough mentre era in rimonta per aver abusato del sistema di ricarica in frenata: «Peccato, mi stavo divertendo. Stavo facendo bei sorpassi...».