Insulti e botte all’eletta M5S: «Quanto odio su noi politici»
Insultata, minacciata e poi malmenata: un pugno, schiaffi, scaraventata a terra e colpita ancora con un calcio. Mara Lapia, deputata del M5S, è stata aggredita in un supermercato a Nuoro. Soccorsa, medicata all’ospedale e poi dimessa: una costola fratturata, versamento a un polmone, 30 giorni di cure. L’uomo che l’ha picchiata è stato identificato e denunciato: ha 35 anni e precedenti per violenze, ma non risulta che abbia legami con movimenti politici. «Non avrei mai pensato che l’attività parlamentare potesse innescare tanto odio, ma se qualcuno crede di fermarmi così, si sbaglia», ha raccontato Mara Lapia. Avvocato, criminologa, 42 anni, eletta nel collegio uninominale di Nuoro. Sabato ha visitato una struttura sanitaria, poi è andata a far la spesa. Lui era già lì, fra gli scaffali, con la mamma. «Mi seguiva e mi guardava fissa. Una brutta faccia». Alla cassa una commessa ha rovesciato inavvertitamente alcune lattine di una bibita, macchiandole il vestito: «Stia più attenta» ha protestato lei. L’uomo, appena più dietro con la madre, l’ha apostrofata: «I soldi per comprartene uno nuovo già ce li hai. Voi politici puzzate tutti, qui nel supermercato c’è un odore insopportabile». Offese e minacce anche all’uscita, sul parcheggio. La parlamentare lo ha visto accanto a un’auto, ha cercato di fotografare la targa con il telefono cellulare e avvertire il 112. «È ritornato indietro e mi ha strappato il telefono, mi ha spintonato e sferrato un pugno». La deputata, sbattuta contro le auto posteggiate, è crollata a terra e lui non si è fermato, neanche quando la mamma lo ha implorato: «Lasciala stare, sennò l’ammazzi». Soccorsa da una donna di colore, aiutata da alcuni passanti, la deputata è stata trasportata al pronto soccorso. La polizia è arrivata poco dopo, ma l’aggressore era già andato via. Più tardi, in questura, a Lapia sono state mostrate le foto segnaletiche di alcuni pregiudicati e lei lo ha indicato senza incertezze. Centinaia le telefonate e messaggi i solidarietà e incoraggiamento: Di Maio, Fico («Ti aspettiamo presto»), ai colleghi della Lega. Ma anche dall’opposizione: fra gli altri Carfagna, Gelmini, Rosato e Delrio.