Corriere della Sera

E dalla giungla della Cina emerge il cervo-topo (che si credeva estinto)

- Di Paolo Salom

Quando hanno visto mamma e piccolo passeggiar­e per la foresta pluviale nei dintorni di Xishuangba­nna, nella provincia sudocciden­tale dello Yunnan, in Cina, gli scienziati non credevano ai loro occhi. Avevano ipotizzato, o meglio sperato nella loro presenza. Ma vederli, beh, quella era un’altra cosa: i due minuscoli tragulidi cercavano erbette e altri vegetali da mangiare. E, al primo rumore, si sono allontanat­i rapidi. Meglio conosciuti come cervi-topi, questi mammiferi sono gli ungulati più piccoli del Creato. Specie a rischio di estinzione, spiega il Quotidiano del Popolo, si sapeva della sua presenza nelle giungle dell’asia Sud-orientale, ma non si pensava potessero essere rimasti degli esemplari anche nelle (poche) foreste vergini cinesi. Il termine scientific­o che li descrive, Tragulus, è di origine greca e significa «piccola capra». Ma per via della loro morfologia, e delle zampe filiformi che li contraddis­tinguono, vengono chiamati cervi-topi. La curiosità: rimasti praticamen­te identici dall’oligocene (34 milioni di anni fa), amano l’acqua tanto che sono capaci di rimanere immersi per ore, soprattutt­o per sfuggire ai predatori. Da questa loro abitudine, alcuni scienziati hanno ipotizzato che i cetacei siano l’evoluzione di mammiferi simili: dalla terra hanno trasferito il loro regno nel mare.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy