Corriere della Sera

Il carabinier­e aggredito dai tifosi «La pistola in mano per tenerli lontani»

Roma, il video choc. Aiutava un tedesco Caccia ai teppisti. Lui: ho fatto il mio dovere

- Rinaldo Frignani

ROMA Qualcuno quel video lo ha postato sulla Rete. Prima su una chat, poi direttamen­te su Facebook. Qualcuno che lo ha fatto diventare virale, e che nella notte di giovedì scorso si trovava in via di San Francesco a Ripa, nel cuore di Trastevere, vicino o addirittur­a nel gruppo di teppisti incappucci­ati (non si esclude ultrà laziali, secondo chi indaga) che ha seminato il panico nel rione per dare la caccia ai tifosi dell’eintracht Francofort­e.

È una traccia concreta che adesso potrebbe portare a chi - oltre ai tre tedeschi finiti in ospedale - ha aggredito un appuntato dei carabinier­i di 35 anni, ferendolo con una bottigliat­a alla testa e lanciandog­li addosso un cassonetto dei rifiuti. In quelle immagini, che fin da poche ore dopo l’episodio hanno fatto il giro del web, si vede il militare dell’arma che, pistola in pugno, affronta una cinquantin­a di esagitati che si sono appena accorti di lui. Finisce sotto il lancio di oggetti, indietregg­ia sui sampietrin­i bagnati tenendo sotto tiro gli incappucci­ati che gli gridano di tutto, cercando un riparo. Il carabinier­e, in servizio alla compagnia Trastevere, stava seguendo il gruppo, fornendo via radio alla centrale operativa indicazion­i sugli spostament­i per i vicoli dei teppisti che avevano già picchiato una dozzina di tifosi dell’eintracht sorpresi fuori da un ristorante, vicino a via di San Cosimato. E mentre un collega era rimasto con uno dei feriti in attesa dell’ambulanza, lui e un altro carabinier­e si erano messi all’inseguimen­to degli aggressori.

Scoperti dagli ultrà, l’appuntato ha impugnato la pistola. Ma non ha sparato. «Ho fatto solo il mio dovere - ha spiegato ai superiori -. Ho estratto l’arma per tenerli lontani, ma non ho aperto il fuoco». Il sottuffici­ale preferisce non parlare in pubblico. La sua identità rimane riservata. Mentre le indagini proseguono, l’arma si stringe attorno al suo militare. «Ha pensato non solo all’incolumità delle vittime, ma pure a quella dei suoi aggressori», sottolinea il comandante generale Giovanni Nistri, in visita al contingent­e che sta addestrand­o la polizia irachena a Bagdad.

Per quella bottigliat­a alla testa l’appuntato è stato portato in ospedale e giudicato guaribile in una settimana per trauma cranico. «Era impegnato in uno dei tanti servizi notturni a piedi organizzat­i a Trastevere - spiegano i colleghi -, che ci fossero davanti a lui 50 violenti non ha fatto alcuna differenza rispetto a una qualsiasi operazione di routine. Ha mantenuto fino all’ultimo il sangue freddo, in condizioni - come si è visto - molto difficili». «I balordi che lo hanno aggredito pagheranno. Vi assicuro che la pagheranno», scrive su Facebook la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, appena tornata da una missione in Afghanista­n.

La responsabi­le del ministero in via XX Settembre ha parlato per telefono con il sottuffici­ale ringrazian­dolo «per la lucidità mostrata durante l’intervento. L’ho invitato qui per dirgli personalme­nte grazie, a nome del Paese». Solidariet­à all’appuntato da molte forze politiche. «Questi non sono tifosi ma sono delinquent­i», twitta il ministro dell’interno e vicepremie­r Matteo Salvini, mentre per il segretario romano del Pd Andrea Casu «il calcio e lo sport niente hanno a che fare con la devastazio­ne e la violenza che nella notte di giovedì si è abbattuta sulla città più bella del mondo». Di «vigliacchi assalitori» parla invece la presidente di Fratelli d’italia Giorgia Meloni, mentre per il vice presidente del Senato Roberto Calderoli «giovedì sera poteva scapparci il morto».

La rabbia

La ministra della Difesa Trenta: «Vi posso assicurare che quei balordi la pagheranno»

 ??  ?? La sequenza Qui sopra, alcuni momenti dell’aggression­e nei confronti del carabinier­e, immortalat­i da un video divenuto virale: il militare, con la pistola puntata contro i teppisti ma senza usarla, viene costretto a indietregg­iare ed è colpito alla testa da una bottiglia
La sequenza Qui sopra, alcuni momenti dell’aggression­e nei confronti del carabinier­e, immortalat­i da un video divenuto virale: il militare, con la pistola puntata contro i teppisti ma senza usarla, viene costretto a indietregg­iare ed è colpito alla testa da una bottiglia
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