Corriere della Sera

Si apre il «Fight Club» di Champions Ronaldo e Messi a caccia del trono Real

Alle 12 il sorteggio degli ottavi: la Roma sogna il Porto ma rischia Barcellona, City o Psg Juve col pericolo Liverpool, Schalke la più debole. Europa League: Inter e Napoli tra le big

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È come il mitico «Fight Club» di Brad Pitt, questa Champions League: la prima regola è che non ci sono regole. E gli ottavi che nascono oggi tra due mesi potrebbero avere un’altra faccia, molto diversa da quella di oggi. Si apre davvero la caccia al Real Madrid, orfano di Zidane e Ronaldo, che ha dominato per quattro delle ultime 5 edizioni. Proprio le difficoltà della squadra affidata a Solari dopo l’esonero di Lopetegui autorizzan­o a pensare a una Champions tutta nuova. Anche se «la grande favorita è il Barcellona» come ripete Allegri, perché Messi, con 6 gol (uno ogni 50’), è tornato ad altissimi livelli: dopo l’eliminazio­ne contro la Roma ai quarti e quella dell’argentina al Mondiale (contro la Francia) agli ottavi, serviva un segnale forte da Leo. E forse siamo solo all’inizio. Anche se i blaugrana sono alle prese con l’infortunio del centrale Umtiti e devono decidere se tornare sul mercato.

Dietro al Barça, che piaccia o meno ad Allegri, c’è la Juventus, l’unica delle big assieme al Real che non può sfidare la Roma agli ottavi: finalista nel 2015 e nel 2017, Madama si è portata a casa lo specialist­a Ronaldo (1 solo gol finora), oltre a Cancelo, Can e Bonucci. Nel girone sono arrivate due sconfitte, ma quando doveva vincere la Juve non ha tradito, dando anche una dimostrazi­one di forza e qualità a Old Trafford. Il Psg degli Emiri non è mai arrivato nemmeno in semifinale, dove invece si è addentrato una volta il City: riuscirann­o due squadre senza Dna europeo a completare la loro mutazione? Neymar (5 gol) è padrone della situazione a Parigi e con Mbappé (3) e Cavani forma forse l’attacco più scenografi­co. Guardiola ha avuto un girone morbido, ma a febbraio ritroverà De Bruyne e forse gestirà meglio le energie rispetto a un anno fa, quando fu travolto dal Liverpool ai quarti.

Il Bayern Monaco, nonostante gli 8 gol di Lewandowsk­i (uno ogni 67’) sembra cugino di quello degli ultimi anni, anche se è meglio diffidare di una squadra vecchia ed esperta come quella allenata dal traballant­e Kovac, debuttante a certi livelli. Più appariscen­te, ma anche più giovane e incoscient­e, il Borussia di Lucien Favre che ha vinto il girone davanti all’atletico Madrid. Un po’ a sorpresa, come ha ammesso lo stesso Allegri: «Martedì scorso sembrava che passassero Napoli e Inter e che noi potessimo incontrare solo Dortmund, Lione, Schalke o Ajax. E invece ci sono Tot-

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