Il padre del capitano dello Stoccarda muore in tribuna mentre guarda il figlio
merciale è appena cominciata mentre quella dello United segna il passo (meno 13 milioni di fatturato rispetto alla gestione precedente), incapace di evolversi. Il brand costruito dall’ex presidente Martin Edwards fatica a esplodere nelle mani della famiglia Glazer (a Manchester ricordano ancora il fantoccio con l’effige di Malcom, proprietario fino alla morte nel 2014, bruciato fuori dallo stadio) e l’eterna rivalità con il Liverpool, travolto come tutti dalla scoperta della formula magica da parte di Ferguson e oggi forse pronto ad aprire un nuovo ciclo (City permettendo), sta svoltando come il vento quando cambia il suo giro. Non un fallimento finanziario, scrive il New York Times, quello dello United. Piuttosto strutturale.
Il sintomo più evidente? L’assenza, nell’organigramma Stava festeggiando. Ma la sua gioia si è presto trasformata in lacrime. È il dramma vissuto sabato sera dal capitano dello Stoccarda Christian Gentner (foto), 33 anni, il cui padre è morto d’infarto mentre stava guardando la partita del figlio in tribuna. Si giocava Stoccarda-hertha Berlino, gara valevole per la Bundesliga e vinta poi dai padroni di casa per 2-1. La partita era arrivata ai minuti finali quando gli steward hanno visto improvvisamente un uomo accasciarsi sul
tenham, Liverpool e Atletico... quindi quello che esce acchiappiamo e poi vediamo». Il Liverpool di Klopp, finalista dell’ultima edizione (con Alisson in porta al posto di Karius...) e l’atletico di Simeone e Griezmann (4 gol) sono le avversarie che Max eviterebbe volentieri. La più debole è lo Schalke 04, addirittura tredicesimo in Bundesliga: i tedeschi hanno passato il girone con appena 6 gol (di sei giocatori diversi) dietro al Porto, che è l’unica di tutta la Champions ad aver vinto 5 gare su 6. Ed è la squadra più desiderata dalla Roma di Dzeko (5 gol, come il maliano Marega bomber dei portoghesi), forse l’unica nella prima fascia davvero alla portata dei giallorossi. Ma è la Champions, bellezza, coi sui milioni e i suoi brividi. Tutta un’altra cosa rispetto a quelli dell’europa League, anche se la Lazio, che non è testa di serie ai sedicesimi, oggi può trovare avversari nobili: Chelsea, Arsenal, Benfica, Valencia, Leverkusen, Siviglia. I pericoli principali per Inter e Napoli sono invece Shakhtar, Galatasaray, Olympiacos e Sporting Lisbona: meno preoccupazioni, almeno per oggi. del club, di un direttore tecnico (in Italia lo definiremmo «sportivo») con una visione ampia, in grado di supervisionare i contratti e fare da ponte con il consiglio di amministrazione. Ferguson, nel suo essere manager, riusciva a ricoprire anche quel ruolo; gli avventizi (Moyes, Van Gaal) e Mourinho no. Le conseguenze? I contratti abborracciati (prolungamenti compulsivi di anno in anno; da De Gea a Darmian sono 9 i giocatori in scadenza a giugno 2019, un’enormità), le negoziazioni troppo al rialzo con le superstar, l’ufficio scouting deserto, il depauperamento della struttura medica e, in ultima analisi, della cantera. L’academy del City recluta di più. Allo United rimangono merchandising, e ricordi. seggiolino della tribuna-vip. Quell’uomo era Herbert Gentner, 65 anni, padre di Christian. Immediata la richiesta di soccorsi ma fin da subito si era capito che non c’era più nulla da fare. Un medico ha tentato infatti inutilmente di rianimarlo. La società ha fatto chiamare Christian che stava festeggiando con i compagni di squadra negli spogliatoi. La corsa su per le scale dello stadio fino ad arrivare in tribuna, dove ha potuto solo vedere il cadavere del padre. «Subito dopo la partita contro l’hertha è venuto a mancare Herbert Gentner. Il club, in queste ore così difficili, è vicino alla famiglia» ha scritto in una nota lo Stoccarda sul proprio sito. Quando ormai ogni traccia di gioia in campo e fuori era svanita. «A volte pensi che il calcio sia tutto. Ma poi ti rendi conto che il calcio non significa niente», ha scritto su Instagram Daniel Didavi, compagno di squadra di Gentner.