Addio a Felice Pulici fu il portiere dello scudetto ‘74 dei biancocelesti
Nella turbolenta Lazio del primo scudetto, conquistato nel ‘74 appena due anni dopo la promozione in serie A, Felice Pulici (foto) – brianzolo di Sovico – era il portiere e l’uomo che cercava di mettere equilibrio. Il gruppo era spaccato, perfino gli spogliatoi erano due, ma la domenica le fazioni si univano per raggiungere quello storico obiettivo. Se n’è andato alla soglia dei 73 anni, che avrebbe compiuto sabato. Era malato da tempo, però il legame affettivo con i colori biancocelesti era rimasto intatto benché da qualche anno si fosse creata una frattura con Lotito. Pulici aveva giocato nel Lecco e nel Novara prima di arrivare alla Lazio, dove si era affermato come uno dei migliori portieri italiani. Solo la Nazionale era rimasta irraggiungibile per lui, chiuso da una generazione di campioni di cui Zoff era l’emblema. Dopo cinque stagioni a Roma aveva girato un po’ per l’italia, prima al Monza e poi all’ascoli, salvo tornare alla Lazio per chiudere la carriera (1982). La capitale era ormai diventata la sua città, l’amico Chinaglia quando era stato nominato presidente lo aveva voluto al fianco, poi aveva preso parte all’era Cragnotti con la conquista del secondo scudetto. Simone Inzaghi, che della squadra del 2000 era il centravanti, lo ha ricordato con affetto: «Fu fondamentale per il mio inserimento in questa realtà». E anche la Lazio ha espresso il suo cordoglio.