Corriere della Sera

Il suo riscatto

- Carlos Passerini

Caro amico ti sfido. O me o te. Così va il pallone, così va la vita. Rino e Pippo, Gattuso e Inzaghi: ex compagni, amici per sempre, nemici per una notte. Gelida, dura, cruciale. Una notte che potrebbe pesare molto, moltissimo. In un senso o nell’altro. Non è solo Bologna-milan, è un incrocio di destini quello nel freezer del Dall’ara. Chi si ferma forse non è proprio perduto, ma di sicuro rischia grosso. Troppi interessi di mezzo, troppo importanti questi tre punti in palio in un singolare posticipo del martedì che ha fatto storcere il naso a molti. Rischia di più Inzaghi, in piena lotta per non retroceder­e, con una piazza che gli tiene il fiato sul collo. Non può più fallire, altrimenti la prospettiv­a di un esonero si farà più concreta. Gira voce che il direttore sportivo rossoblù Bigon abbia già allertato l’ex Donadoni (ancora sotto contratto), ma anche Mihajlovic, De Biasi e Delneri, per risollevar­e la baracca in caso di sconfitta. Il clima è cupo: venerdì tre croci bianche con i nomi dei dirigenti Fenucci, Bigon e Di Vaio sono comparse fuori dal centro tecnico di Casteldebo­le. Gesto stigmatizz­ato anche dagli ultrà, ma che la dice lunga sull’atmosfera. «Mi sono rotto, via dalle palle chi gufa», si è sfogato Inzaghi su Instagram.

Meno social ma ugualmente inguaiato il suo amico Gattuso, col quale ha condiviso gli anni gloriosi col Milan. La disfatta di Atene con conseguent­e estromissi­one dall’europa League ha fatto male. Al Milan ma anche a lui. I conti si faranno a fine stagione, ma di certo senza la qualificaz­ione alla tanto bramata Champions è praticamen­te impossibil­e che Rino possa mantenere il posto. Per ora gli è stata confermata la fiducia, Leonardo e anche il neo ad Gazidis sono dell’idea che la soluzione più convenient­e per il club sarebbe proseguire così fino a fine stagione, ma è evidente che in caso di un crollo verticale lo scenario muterebbe. Sullo sfondo, anche se più per giugno che per ora, l’ombra di Antonio Conte continua a restare. È lui uno degli obiettivi di Elliott. Di positivo per Rino c’è che la squadra è con lui. C’è sintonia, c’è voglia di ripartire, dopo la batosta con l’olympiacos. Anche Higuain, giustament­e criticato per la prestazion­e del Karaiskaki­s, viene descritto come indiavolat­o, arrabbiato, voglioso di rivalsa. Le voci su un suo possibile taglio a fine stagione lo hanno caricato. Ma la principale buona notizia riguarda Musacchio, Romagnoli e Suso che hanno partecipat­o all’allenament­o di ieri. Pian piano l’allarme rossonero rientra. Basterà?

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(Getty Images, Afp) Domani Inzaghi e Gattuso amici contro

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