«Papa vegano», l’appello di Genesis diventa un caso
La giovane attivista ha offerto un milione: «Faccia quaresima solo con alimenti vegetali»
Genesis è abituata a puntare in alto. A sette anni era già su un palco, relatrice al summit mondiale dei vegani a Las Vegas, in piedi sopra una valigia usata a mo’ di pedana per guadagnare i centimetri necessari ad arrivare al microfono sul podio, e riuscire a spiegare come salvare il mondo cambiando alimentazione .« Ho parlat odavanti a un pubblico di 500 persone, tra loro c’era purePhilip Wollen » , l’ex vicepresidente di Citibank, racconta su Instagram questa ragazzina latina della California, il viso paffuto da bambina incorniciato da una criniera leonina e l’aplomb da visionaria navigata. Nello stesso post una seconda foto la ritrae, 5 anni dopo, mentre interviene a un altro evento pubblico: sempre in piedi, questa volta sopra a una cassetta di legno come rialzo per arrivare al microfo- no. « Un giorno non avrò più bisogno di stare su una pedana ma continuerò a “alzarmi” per difendere quello i n cui credo » promette. Nel frattempo Genesis, ora dodicenne, alza il suo sguardo fino a Francesco, il Papa ambientalista, e gli dedica una lettera per convincerlo a fare una « quaresima vegana » . In nome di principi condivisi — cita espressamente l ’e ncicli ca « Laudato si’ » — ma anche con un’offert a decisamente i nsolita: un milione di dollari da destinare a una causa benefica a scelta di sua Santità, come ricompensa per la sua adesione.
La missiva f a parte di un campagna condotta in 15 Paesi dall’organizzazione « Million Dollar Vegan » per contrastare il cambiamento climatico riducendo il consumo di carne e latticini. Apparso in Italia sul Corriere, il testo è accompagnato da una foto che ritrae la ragazzina con lo sguardo rivolto verso l’alto come a guardare negli occhi il s uo destinatario, vesti t a in jeans e maglietta bianca, con stampato lo slogan « Fight climate change with diet change » . Una campagna sostenuta da celebrità come Paul McCartney, Moby, Brigitte Bardot e finanziata dalla Blue Horizon International Foundation, braccio caritatevole della Blue Horizon Corporation, che investe in società che producono alimenti di origine vegetale con l’obiettivo di « accelerare la r i mozione degli animali dalla catena alimentare globale » .
L a ca mpagna di Genesi s non ha sortito finora ( e forse mai sortirà) alcuna reazione dalla Santa Sede ma si è già attirata gli strali del Consorzio Tutela Grana Padano: « Da cristiano — si è risentito il direttore generale Stefano Berni — sono rimasto indignato, anzi sconvolto davanti a questa proposta per far sì che il Papa diventi testimonial commerciale dei prodotti vegani, stabilendo olt retutto anche un valore di questa testimonianza » .
Una battaglia commerciale fa da sfondo alla battaglia culturale portata avanti da Gene- sis fin da quando era piccola. Racconta lei che a 6 anni, quando scoprì da dove arrivavano le sue amate crocchette di pollo, decise che non avrebbe più mangiato carne. Un anno dopo, l a n u ova tappa: « Mentre allattava la mia sorellina, le chiesi conto del latte che bevevo » . Quando Genesis realizzò che era stato tolto a mucche che l’ avrebbero usato per sfamare i vitellini, smise di consumarlo.
Il suo primo campo di battaglia è statola famiglia, dice lei: mamma e papà alla fine hanno seguito il suo esempio e carne, pesce, uova e latticini sono scomparsi da casa Butler, aL ongBeach in California. Storia simile a quella di Greta Thunberg, la sedicenne svedese che con i suoi scioperi scolastici contro i cambiamenti climatici davanti al Parlamento di Stoccolma è stata di ispirazione prima per i suoi genitori e poi per decine di migliaia di studenti, anche in Italia. Quanto le pressioni di famiglie e adulti incidano in realtà sul fenomeno dei baby ambientalisti è un dibattito aperto. Nel caso di Genesis, la persona più giovane mai salita su un palco di una conferenza TEDX, una fonte di ispirazione è stato il celebre attivista César Chávez, suo pronipote da partedi madre. Lo raccontale i stessa nel documentario « César Chávez: Respect For All » uscito l’anno scorso che racconta il viaggio della famiglia Butler — con mamma, papà, due fratelli e una sorella — a Delano, sempre in California, dove il loro illustre parente di origine messicana iniziò la sua battaglia e dove vivono ancora il figlio e altri compagni di lotta. La si vede mentre prepara la valigia: sopra i vestiti mette anche un orsacchiotto di stoffa. Vegano anche lui?
Attacco
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