Corriere della Sera

A lezione di nuove profession­i con 140 ragazze di successo

Parte «Sistema scuola impresa». Nel progetto 100 istituti e 30 grandi imprese

- di Valentina Santarpia ( foto Epa)

Da Diva Tommei, che a 32 anni è trale start up per piùpr omettenti d’ Europa per aver inventato una lampada che cattura l’energia solare, a Valeria Cagnina, che a 13 anni è stata la più giovane Digital Champion d’italia e oggi, che ne ha 18, gestisce già una scuola di robotica. Dall’ingegnere che trasporta i gruppi di continuità in Valtellina per chi è rimasto senza corrente elettrica, a quella che interviene per riparare gli elicotteri Agusta. Sono 140 le « role model » , tutte donne, alcune famose, altre sconosciut­e, tutte motivatiss­ime, che faranno parte del « Sistema scuola impresa » , il progetto del consorzio no profit Elis rivolto alle scuole italiane per orientare gli studenti verso le profession­i del futuro.

Nel semestre di presidenza dell’ ace a—il consorzio cambia guida ogni sei mesi, e adesso tocca all’ adStef ano Donna rum ma—l’ investimen­to questa volta punta sull’ innovazion­e :« La metà dei professori fa questo mestiere per ripiego, la preoccupaz­ione della maggior parte di loro è finire il programma, e per gli studenti la scuola è ormai un dovere noioso e inutile — spiega il direttore di El is,Pietr oP apoff —. Invece solo entusiasma­ndo i ragazzi, e soprattutt­o le ragazze, versoi nuovi mestieri, si potrà sperare di trasformar­li in agenti di cambiament­o » .

Elis, consorzio che da 55 anni coinvolge senza scopo di lucro migliaia di studenti offrendo loro una speranza di lavoro, coinvolger­à nel giro di due anni 100 scuole, 30 imprese, e in totale 100 mila studenti che potranno incontra- re le « role models » e poi visitare gli stabilimen­ti aziendali per capire dal vivo cosa significa essere scienziati, esperti di cybersecur­ity, startupper, e così via. « Abbiamo scelto le donne perché pensiamo che soprattutt­o le ragazze abbiano bisogno di essere spinte a fare mestieri considerat­i tra- dizi onalmente maschili — prosegue Papoff —. Non esistono mestieri per uomini o per donne, esistono mestieri accessibil­i: ed è giusto che lor o to cc hi no con mano c he chiunque, dotato di curiosità e conoscenze, può fare qualsiasi profession­e » .

Con la presentazi­one di ieri, « Sistema scuola impresa » è partito ufficialme­nte: la prima fase sarà dedicata a formare i « modelli » , anzi le « modelle » , affinché possano essere in grado di spiegare e raccontare cosa fanno in 17 minuti, tanto quanto impieghere­bbe un tutorial ben fatto. In una fase successiva, tra marzo e aprile, gli studenti saranno accompagna­ti a fare visita alle aziende, per testare progetti e iniziative sul campo. Parallelam­ente, verranno sviluppati altri tre progetti: « Robotizzia­moci! » , un tech campperifi­gl idei dipendenti delle aziende( da A2A a Windtre) per avvicinare ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18 anni all’ applicazio­ne della tecnologia; « Digital4al­l » , che prevede la creazione di nuovi prodotti o servizi digitali mettendo insieme il lavoro di ingegneri e filosofi; « Intergener­ation Lab » , un laboratori­o di innovazion­e che nascerà da maratone di confronto tra dirigenti d’azienda e studenti.

« Con progetti come questo sigliamo un patto per il futuro dei giovani — spiega il sottosegre­tario all’istruzione Salvatore Giuliano —. Perché solo attingendo al mondo delle profession­i possiamo orientare i ragazzi e aiutarli a trovare la loro vocazione: solo trasforman­do il loro punto di vista sulle prospettiv­e e le speranze cambieremo il futuro » .

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