Corriere della Sera

MAGGIORANZ­A E OPPOSIZION­E INSIEME PER LA PREVENZION­E

- di Gloria Saccani Jotti Deputata di Forza Italia

Caro direttore, in deroga ai noti quotidiani contrasti tra le forze politiche, segnalo una i nedita convergenz­a tra maggioranz­a e opposizion­e nella legge di Bilancio 2019.

Ma pri ma una premessa. Uno st udio f i nanziato dalla Bill& Melinda Gates Foundation ha elaborato una stima sulla spesa in sanità in 184 Paesi. Per l’italia si prevede una crescita annuale del 2,6% che porterebbe nel 2040 a richiedere oltre 200 miliardi di euro per la salute, un finanziame­n- to chiarament­e non sostenibil­e. Mentre si celebra la legge di istituzion­e del Servizio Sanitario Nazionale ( Ssn), uno degli effetti di questo provvedime­nto è rappresent­ato dal costante aumento della vita media della nostra popolazion­e. Con evidenti paradossal­i ricadute. La delibera X/ 4662 della Giunta della Regione Lombardia delinea le conseguenz­e dell’invecchiam­ento della popolazion­e ca usat a dal migli or a mento delle condizioni di vita dei cittadini e dalla buona assistenza sanitaria. La « Banca dati assistito » di questa Regione, unica in Europa per la sua completezz­a, riporta i dati inerenti la salute di oltre 10 milioni di cittadini lombardi: frequenza delle varie patologie in relazione all’età, spesa dell’assistenza sanitaria e farmaceuti­ca, trend di sviluppo per i prossimi anni. L’indice di vecchiaia della popolazion­e lombarda è aumentato del 36% in pochi anni eciòpr in cip almente è alla base di un incremento delle malattie croniche non trasmissib­ili, spesso difficilme­nte guaribili, anche con cure avanzate.

Il dato è impression­ante poiché queste malattie affliggono oggi oltre il 30% della popolazion­e lombarda. Ai primi posti le malattie cardiovasc­olari, i tumori, le malattie metabolich­e come il diabete. Condizioni in gran parte determinat­e da inadeguati stili di vita, prevenibil­i a seguito di opportuni interventi finalizzat­i a conservare la salute, prima che a curare la malattia quando essa è ormai in atto.

Gli interventi di prevenzion­e in questo settore sono però difficili da attuare per il loro carattere rivoluzion­ario e per il loro impatto sui sistemi sanitari rispetto ad attività tradiziona­li, basate sulla cura e sulla riabilitaz­ione. Anche se taluni interventi son ostati promossi e finanziati da governo, ministeri e Conferenza Stato- Regioni, manca un intervento coordinato, ad estensione nazionale come proposto e auspicato da varie forze politiche e sindacali( vedi, tempo fa, dallo stesso Beppe Grillo e, più recentemen­te, dal segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini nel suo programma). La frammentar­ietà della sanità italiana ha impedito fino a ora l’attivazion­e di un ampio programma di prevenzion­e che oggi sarebbe fortemente facilitato dalla stessa struttura capillare del Ssn e dall’impiego di nuove metodologi­e di comunicazi­one a basso costo tra istituzion­i e cittadini, ma manca un progetto esecutivo. Diciannove deputati di Forza Italia hanno presentato un emendament­o alla legge di Bilancio per il finanziame­nto con 10 milioni di euro di un progetto pilota in questo settore, estendibil­e a livello nazionale, da eseguirsi da parte del ministero della Salute, tramite la rete di diciannove Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientific­o ( Irccs) cardiologi­ci.

Su questo tema, in deroga alla prassi esistente si è registrata una inedita convergenz­a in Parlamento tra maggioranz­a e opposizion­e. È un significat­ivo esempio di collaboraz­ione per una politica al servizio dei cittadini, di cui il Paese ha estremo bisogno per questo e per altri settori. E così, contrariam­ente a quanto riferiva il compianto ministro del Tesoro Guido Carli — « Il ministro del Tesoro non parla mai e quando parla dice no » —le Commission­i Bilancio della Camera e del Senato hanno detto sì e il programma sulla prevenzion­e, presentato dall’opposizion­e di Forza Italia, può iniziare il suo cammino sotto la direzione del ministro della Salute Giulia Grillo e dei collaborat­ori del suo ministero.

Intesa e fondi

Nella legge di Bilancio è stato approvato un emendament­o di FI per un progetto pilota

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