Corriere della Sera

Giocano gli Under 20 regionali ma su di loro si scommette a Tokyo

Basket d’italia, atleti minorenni e movimenti di denaro: è poco etico e pericoloso

- Roberto De Ponti

Garegnano 1976 e Sportiva Sondrio galleggian­o a metà classifica nel girone di qualificaz­ione del campionato Under 20 di basket gestito dal comitato provincial­e di Bergamo. Ieri sera si sono affrontate, davanti a una decina di tifosi-amici, nella palestra Cappelli e Sforza di via Lampugnano a Milano. Probabilme­nte nemmeno ai giocatori in campo il risultato sarà interessat­o più di tanto, visto che la testa stava alle interrogaz­ioni di classe della mattina dopo, ma dall’altra parte del mondo chissà quanti scommettit­ori aspettavan­o il punteggio finale per sapere, loro sì, se avevano vinto o perso.

Puntare su poco memorabili partite con giocatori( molto spesso) minorenni in campo è l’ultima frontiera delle scommesse. Una deriva cominciata alla chetichell­a, quando sulle pagine dei siti di gioco online, di fianco a Nba, Eurolega e ai maggiori campionati di tutto il mondo, sono comparse le quotazioni di partite di « Italia — Campionato regionale U20 » . Un andazzo scoperto dal quotidiano sloveno Primorski, che ha dedicato un paio di articoli al fenomeno. Un’ evoluzione che apre inquietant­i scenari sull’opportunit­à etica di scommetter­e su atleti minorenni, si spera ignari del fatto di essere oggetto di puntate online. Perché per un accanito giocatore filippino mettere una fiche su Polisporti­va Virtus Piscinola o su VBF2016 Casavatore è come puntare alla roulette sul rosso o sul nero. Ma per gli atleti in campo?

Tutto è cominciato il 22 gennaio 2019, quando sulla pagina Facebook dell’ associazio­ne Dilettanti­stica Dom, piccola società cestisti ca della minoranza slovena a Gorizia, è comparso un messaggio in inglese: « Compliment­i per la vittoria della vostra squadra U20, sapreste per cortesia dirmi il risultato del primo quarto? » . Una domanda a dir poco bizzarra, soprattutt­o perché arrivava da un utente di Tokyo.

In realtà poi non tanto bizzarr a, dando un’occhiata al si to bet365. com: su quella partita si poteva scommetter­e in tempo reale, con le quote che si modificava­no a seconda del risultato durante il match e le indicazion­i di ogni canestro, play by play. Curioso, in un campionato dove i risultati vengono puntualmen- te pubblicati sul sito della Fip con giorni e giorni di ritardo.

È quindi evidente come sul territorio l e società di scommesse abbiano sguinzagli­ato un cospicuo numero di osservator­i ( magari non proprio strapagati) che con cellulari e applicazio­ni mirate, aggiornano minuto per minuto il risultato di Osservati Giocatori del campionato Under 20 regionale in azione. Nel tondo, la pagina con le partite su cui si può scommetter­e partite che probabilme­nte non interessan­o neppure ai genitori dei ragazzi in campo. Ma che, volendo, ai ragazzi stessi pot rebbero i nteressare per ben più futili motivi.

Non è un caso che la Fip abbia avviato un’indagine sottot raccia. Le questioni morali, prima di tutto. È verosimile che la stessa legge che vieta ai minorenni di ef fe t t uare s commesse permetta invece di puntare sul risultato di incontri di- sputati da minorenni? E questo è solo l’inizio.

Perché in un campionato dove i controlli sono per ovvi motivi nulli, che cosa impedirebb­e a un presidente di scommetter­e contro la propria squadra e risistemar­e il budget di piccole società che con 10 mila euro sopravvivo­no? E che cosa impedirebb­e a due compagni di classe, giocatori di squadre diverse, di accordarsi per poi andarsi a mangiare una pizza i nsieme con i soldi vinti? Scenari i nquietanti.

Per la cronaca, Garegnano ieri ha battuto Sondrio per 87- 58. Se avesse vinto Sondrio, scommetten­do mille euro se ne sarebbero portati a casa 3.300 euro. E se si fosse scommesso all’ 8’ 27’’ del primo quarto, con i padroni di casa avanti per 22- 11, i mille euro sarebbero diventati 7.750. Attenzione, sono soldi.

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