Etica e impegno sociale Dieci Oscar dell’eccellenza in ricordo di Guido Carli
La nipote incontrerà Mattarella: mio nonno un innovatore
Il premio
● La Fondazione «Guido Carli» è presieduta dalla giornalista Romana Liuzzo ● Fra i suoi obiettivi ci sono anche la valorizzazione delle «eccellenze italiane» attraverso convegni, presentazioni di libri, mostre e incontri. Ogni anno organizza il «Premio Carli», con il patrocinio della Presidenza del Consiglio
Èstato uno dei padri «nobili» dell’europa e uno dei protagonisti assoluti della firma del Trattato di Maastricht nel 1992. Per ricordare Guido Carli — già ministro del Commercio internazionale, poi governatore della Banca d’italia, presidente di Confindustria e, infine, ministro del Tesoro — a Roma il 10 maggio, nell’aula del Senato, si svolgerà la decima edizione del premio a lui intitolato.
«Le celebrazioni — spiega la nipote Romana Liuzzo, che ha ideato il premio e presiede la Fondazione intitolata all’economista scomparso nel 1993 — saranno aperte dalla presidente Elisabetta Alberti Casellati e per me è una grande gioia che, la seconda carica dello Stato, lo ricordi proprio a Palazzo Madama dove mio nonno è stato senatore per due legislature».
Un percorso di vita, quello di Guido Carli, sempre proiettato al futuro. «Era certamente un innovatore — prosegue Liuzzo — e secondo quanto ha scritto Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, lo ha fatto nelle “politiche, nei metodi di lavoro, nei bilanci e nelle prassi di comunicazione delle istituzioni che ha guidato”. Il suo pensiero è ancora attuale tanto che Laterza ha appena pubblicato una raccolta dei suoi discorsi più significativi che ha tenuto come governatore della Banca d’italia, la prefazione sarà curata da Antonio Patuelli, presidente dell’associazione bancaria italiana».
Prima della giornata celebrativa in Senato ci sarà un appuntamento importante al Quirinale. «Il 28 marzo — anticipa la nipote —, giorno della nascita di mio nonno, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mi riceverà in forma privata. Già in passato aveva ricordato mio nonno con parole che non dimenticherò mai nelle quali sottolineava il valore della sua azione e del suo pensiero. Ha sostenuto anche che “la Repubblica deve molto alla sua intelligenza, alla sua opera, al suo rigore morale”».
Ritornando all’evento, che gode dell’alto patronato della presidenza del Consiglio, saranno assegnati dieci Oscar dell’eccellenza, coniati dall’istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ad altrettanti italiani scelti dalla giuria guidata da Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione, e di cui fanno parte, tra gli altri, Ornella Barra (co-ceo di Walgreens Boots Alliance), Vincenzo Boccia (presidente di Confindustria), Urbano Cairo (presidente e amministratore delegato di Rcs Mediagroup), Carlo Cimbri (amministratore delegato e direttore generale di Unipol Gruppo), Fedele Confalonieri (presidente di Mediaset), Claudio Descalzi (amministratore delegato di Eni), Giovanni Malagò (presidente del Coni), Francesco Starace (amministratore delegato e direttore generale di Enel) e Fabrizio Salini (amministratore delegato della Rai).
«La giuria, quest’anno — argomenta la presidente della Fondazione — vuole dare un riconoscimento agli italiani che si sono distinti in tutto il mondo per etica e impegno sociale: non solo per i fatturati. Uomini e donne, magari sconosciuti ai più, ma che danno grande lustro all’italia a livello internazionale».
Saranno selezionati nel mondo della scienza, della cultura, delle forze dell’ordine e della musica. «Inoltre, mi piace l’idea che personalità tanto diverse tra loro, almeno per un giorno, mettano da parte divergenze e differenze di opinione nel nome di mio nonno — conclude Liuzzo —. Lui del resto non era solo un grande economista ma amava la letteratura, l’arte, parlava cinque lingue e, nel poco tempo libero a disposizione, non ha mai rinunciato a incontrare
La presidente Liuzzo: «Premiati uomini e donne che danno lustro all’italia nel mondo»
gli amici più cari che amava intrattenere raccontando loro spassose barzellette, spesso imitando diversi dialetti. Per questo gli sarebbe piaciuto lo sketch che Fiorello gli ha dedicato, tempo fa, nel quale gli esprimeva tutta la sua solidarietà per aver dovuto passare decenni a firmare milioni di banconote delle vecchie lire in qualità di governatore della Banca d’italia. Ecco questo amo di mio nonno: è stato ed è ancora apprezzato pure da tanti che poco hanno a che fare con l’economia».
Le celebrazioni del premio si concluderanno con una cena riservata nell’ottocentesca Villa Blanc di Roma, riportata all’antico splendore dall’università Luiss, intitolata proprio a Guido Carli.