Voglia di intimità «La New York glam non esiste più»
Ralph Lauren: le donne sono cambiate, c’è bisogno di mettere ordine
La New York glam non c’è più. La città «succursale» della Los Angeles dei party e dei red carpet è sparita, volatilizzata, deleted. Finalmente, non se ne poteva più. Madri e, oggi, figlie alla Sexy and the city possono cominciare a rilassarsi, scendere giù dai tacchi e smetterla di ricorrere all’orrido gesto di tirare giù la minigonna che sale ad ogni passo o accavallata di gambe. E se proprio devono pensare al momento social con le amiche della giornata, basta serate a tequila boom boom e occhiaie il giorno dopo, tutte a colazione a yogurt e cereali e volti distesi. Così sia.
Breakfast da Ralph Lauren quindi l’altra mattina nel primo giorno (vero) della fashion week newyorchese. Pochissimi invitati nella boutique sulla Madison, accomodati attorno a tavolini fra mini-muffin, mini-ciambelle, caffè, the e yogurt. Camerieri impeccabili e un clima disteso: «Volevo creare un’esperienza intima per condividere la mia visione in modo più personale», racconta la stilista che mentre stringe la mano a tutti non stacca gli occhi da sua moglie, Ricky, sua compagna e icona di sempre. Si sposarono nel 1964 e da allora mai un giorno senza quello sguardo complice e ammirato che si ritrova puntualmente nel lavoro di Ralph.
Il primo suggerimento per il nuovo mantra, più intimity meno social, è: pantaloni, ampi, maschili, lunghi. «Ma non sono contrario alle gonne — puntualizza il designer —, comunque dipende sempre da chi le indossa e come. Credo che alla fine sia una questione di atteggiamento rendere o no diciamo un po’ volgare qualsiasi capo». E intimità sembra la nuova parola chiave per fare un po’ di pulizia di eccessi ed esasperazioni. «Le donne sono cambiate, oggi sono molto impegnate, vanno di corsa, non hanno più molto tempo per loro. Ecco, se lo ritrovassero o se lo creassero prendendosi un po’ di spazio per sé stesse sarebbe giusto».
E là dove si senta il bisogno di mettere un po’ d’ordine non resta che il tocco militare persino per la sera in abiti-polo scintillanti: «L’unifome ha a che fare con il sex appeal. Con questo non amo certo la guerra. Ma è vero che la donna che indossa cose fortemente maschili è molto attraente». Così ecco le giacche da ammiraglio impeccabili e le sahariane a dare rigore. Tocchi d’oro ovunque: «Per dare un ulteriore tocco di forza. Se la scorsa stagione mi sono rifugiato nel bohémien vintage, questa volta ho cercato di giocare fra le linee pulite e dettagli precisi per sottolineare la sensualità. Mi piace allettare ma non senza pietà». E poi quel bianco, onnipresente. Come sempre succede, tutto torna: «Oh mi ricordo bene il vestito che indossava mia moglie la prima volta che la vidi. Andavamo ancora al college. Lei lavorava part time da un dentista. Quel giorno portava la divisa da studio: giacca e pantaloni bianchi». La collezione, che è un vero riassunto del vocabolario di Lauren, per i motivi cui sopra, è già in vendita (Lauren continua con i see now, buy now) e toccarla è un piacere: i nuovi tessuti tecnici, le spalmature oro, il camoscio pigmentato, le laminature gommate, le stampe fotografiche sull’organza, le micropaillettes. Produzione rigorosamente made in Italy. Infine una borsa da lanciare, la RL50, classica con brio.
In questa voglia di intimità che ha molto a che fare con la semplicità in un mondo che più complicato di così non si può, Tom Ford ritrova Tom Ford nella speranza di ritrovare una sicurezza che non c’è più: «Non puoi sfuggire alla notizie negative che arrivano da tutte le parti, specie negli States — racconta nel back stage ai giornalisti —. Mi sento agitato, frustrato ed esausto. Non voglio indossare qualcosa di aggressivo e impegnativo», premette e fa. Una collezione calmierata da ogni possibile orpello. Quasi basica ma nel rispetto del Dna di Ford: blazer e pantaloni maschili in velluto il fiore all’occhiello o in raso brillante, dolcevita o camicia scivolata. Tono su tono per dare energia al rigore. Ma che colori: spettacolari, dal rosso passione al nero all’azzurro-grigio al rosa antico. Pellicce ecologiche indossate come veri trofei.