Corriere della Sera

La bimba salvata dalla sorellina Miracolo a Milano

Milano, ha perso l’equilibrio lanciando le chiavi. La 17enne era nel cortile

- di Andrea Galli commento di Bossi Fedrigotti

Bimba di tre anni cade dal quinto piano di una casa di Milano: la sorella la prende al volo e la salva. La piccola aveva perso l’equilibrio lanciando le chiavi.

MILANO Prima le ha urlato, a ripetizion­e e invano, di non sporgersi dal davanzale del bagno, al quinto piano; poi l’ha afferrata al volo tra le sue braccia, quando si è sporta troppo ed è precipitat­a. Insieme, sono finite su uno dei cespugli del cortile al civico 111 di via Ornato, quartiere Niguarda. A cadere, è stata una bimba di tre anni, originaria dell’ecuador; a salvarle la vita, la sorella di diciassett­e anni, che forse le aveva suggerito, siccome si era chiusa a chiave in quel bagno, di affacciars­i e lanciare le chiavi.

Diventa per fortuna inutile cercare le colpe a monte, e chiedersi anche dove fosse la zia della piccola, alla quale i genitori, ieri assenti perché impegnati sul lavoro, l’avevano affidata. Adesso bisogna soltanto prendere atto dell’incredibil­e dinamica cristalliz­zata alle 15.44 di ieri, nella periferia Nord di Milano, una dinamica alla quale, nella fase iniziale, non volevano credere nemmeno gli agenti delle «volanti», che pure sono abituati a vederne di ogni.

Tutto vero. E confermato nel corso della successiva, rapida evoluzione dei soccorsi. Non appena raccolta dai lettighier­i, la bimba è apparsa in ottime condizioni, senza ferite apparenti. I genitori, nel frattempo chiamati e corsi al vicino ospedale Niguarda, hanno avuto già a metà pomeriggio la conferma dai medici dell’assenza di ogni conseguenz­a, a cominciare dalla testa, che non ha riportato danni, e proseguend­o per gli arti, rimasti illesi. E hanno ottenuto infine altre conferme da ulteriori esami che, internamen­te al piccolo corpo, hanno escluso anomalie. Sta bene anche la sorella, che era nel cortile insieme a due cugine, più piccole. La velocità dell’azione della caduta, che ha avuto una testimone diretta, un’inquilina dello stesso condominio di otto piani, la prima a raccontare la versione ai poliziotti, ha impedito l’arrivo di altri residenti, per formare rapidament­e un cordone di sicurezza. La sorella era posizionat­a proprio sotto la finestra del bagno, e la bimba le è precipitat­a direttamen­te addosso. L’intervento degli agenti non ha avuto bisogno di supplement­i d’indagine, dinanzi all’evidenza dei fatti. L’affido alla zia da parte dei genitori è prassi costante, e mai c’erano stati problemi, in questo semplice e gioioso palazzo di periferia pieno di piccoli, soprattutt­o stranieri, che giocano sulle scale e in cortile. Già si prepara una festa, nelle prossime ore, per celebrare le due sorelle.

Le urla alla piccola

La più grande da sotto le gridava: «Attenta, non sporgerti dal davanzale»

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