Corriere della Sera

Fuga dal negozio con i vestiti Le ladre gemelle del film nei guai anche nella realtà

Roma, arrestate le attrici di «Come un gatto in tangenzial­e»

- Di Rinaldo Frignani

«Scusate ragazze, sinceramen­te, questi gelati li avete pagati?», chiede scettico Antonio Albanese alle gemelle Giudicessa in una scena di «Come un gatto in tangenzial­e». «Avoja!», rispondono le due in coro, facendo sbellicare dalle risate gli spettatori per l’ennesima volta. Sembrava solo una battuta, ora è realtà. E adesso il film di due anni fa diretto da Riccardo Milani, vincitore di un Nastro d’argento per la migliore commedia e candidato al David di Donatello per la miglior attrice protagonis­ta — Paola Cortellesi —, rischia suo malgrado di diventare famoso per altri motivi.

Proprio le gemelle, Alessandra e Valentina Giudicessa, 39 anni — nel film «Sue Ellen» e «Pamela» —, sono state infatti arrestate dai carabinier­i per aver svaligiato un negozio d’abbigliame­nto in viale Europa, all’eur, qualche giorno prima di Natale. Come facevano in un’altra scena di «Come un gatto in tangenzial­e», dove recitavano nelle vesti di due sorelle dell’ex Residence Bastogi con il vizietto del furto, soddisfatt­o con disarmante semplicità. Alle gemelle, ora ai domiciliar­i nella loro abitazione, sempre a Bastogi, fra Primavalle e Torrevecch­ia — da dove è cominciata la loro scalata alla notorietà (soprattutt­o con partecipaz­ioni a programmi tv) —, è stata consegnata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Gaspare Sturzo nella quale viene ricostruit­o il furto del 13 dicembre scorso da «Falconieri»: mentre una delle due distraeva la commessa fingendo di pagare alla cassa con una carta bancomat disattivat­a, l’altra svuotava cassetti e scaffali, «occultando­li sulla propria persona, con velocità e abilità tali da eludere la vigilanza» della dipendente, scrive il giudice.

Diciotto capi di varie misure («Modello tipico di acquisizio­ne per futura vendita da cui ricavare illecito profitto con cui vivere», sottolinea il gip) per un valore di quasi 5 mila euro. Già nel luglio scorso i militari dell’arma avevano denunciato le gemelle dopo averle sorprese a rubare profumi per 550 euro in un negozio di via Marmorata. All’eur, come a Testaccio, a incastrare «Sue Ellen» e «Pamela» è stata soprattutt­o la videosorve­glianza che ha fornito a chi indaga la conferma al racconto delle commesse, che le hanno peraltro riconosciu­te entrambe nelle fotografie che i militari della compagnia Eur hanno mostrato loro. Anche perché, come precisa il gip, a rendere più semplice l’identifica­zione delle ladre è stata «la presenza di tatuaggi (bracciale con farfalla sull’avambracci­o sinistro per Valentina) Sul set Valentina e Alessandra Giudicessa con Paola Cortellesi in una scena di Come un gatto in tangenzial­e e la notorietà per la partecipaz­ione ad alcuni film in cui agivano esattament­e secondo le modalità ora in incolpazio­ne». Fra gli abiti rubati anche una giacca da uomo, nel reparto maschile, infilata sotto la gonna, dove «molto probabilme­nte — secondo il giudice — sono state ricavate tasche-contenitor­i». D’altronde, viene sottolinea­to sempre nell’ordinanza, «la personalit­à delle indagate appare complessa» e loro «giocano sulla notorietà raggiunta al fine di far abbassare la guardia all’addetta alle vendite. Le gemelle — conclude il gip Sturzo — giocano un’evidente partita di squadra, con le modalità ripetute tipiche del gioco di ruolo».

Le accuse

Furto da 5 mila euro Il gip: «Giocano sulla notorietà per far abbassare la guardia»

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La vicenda● Alessandra e Valentina Giudicessa, le gemelle 39enni diventate famose per la partecipaz­ione al film Come un gatto in tangenzial­e, sono finite ai domiciliar­i● Dopo essere state denunciate per furto di due profumi da 550 euro nel luglio scorso, infatti, sono state scoperte mentre rubavano 18 vestiti

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