Icardi si è perso Il rinnovo pesa «Qualcosa lo disturba Va risolto presto»
PARMA Il Toro Lautaro Martinez e l’agnello Mauro Icardi. Si capovolge il mondo in casa Inter, l’argentino di riserva si prende tutto. Il suo primo gol in trasferta da quando è in nerazzurro porta la prima vittoria in campionato del 2019, chiude la crisi, fa trovare la prima rete dell’anno nuovo, arrivata dopo un digiuno di 366 minuti. La nuova Inter nasce sotto il segno del Toro, al quarto centro in serie A in stagione. «Sono felice per il mio gol e perché dovevamo e volevamo vincere, ancora più felice per i tre punti. Importanti perché ci consentono di mantenere a distanza Lazio e Roma».
Dopo qualche occasione persa, le tensioni create dal papà Mario che dopo la sconfitta con il Tottenham scrisse un tweet velenoso contro Spalletti dandogli del «fifone», Lautaro torna protagonista e lo fa nel momento in cui Icardi soffre. «Abbiamo sbagliato dei gol, non riuscivamo a segnare. Non stiamo bene e lo sappiamo, dobbiamo continuare così. A volte ci sono momenti che uno non vuole passare, ma bisogna affrontarli con la testa», racconta «Il Toro».
La rinascita di Lautaro cade proprio nel giorno in cui Icardi tocca forse il punto più basso. Il capitano non segna da sette giornate e non era mai successo da quando è all’inter. Un dato sottolinea la crisi: il bomber non è riuscito a fare gol con gli ultimi 18 tiri effettuati, un record negativo per lui. Qualcosa si è rotto. Forse le voci sul rinnovo, di certo le uscite della moglie Wanda Nara, sui social e in tv, hanno dato fastidio allo spogliatoio. E il tecnico Luciano Spalletti, alla domanda sullo stato d’animo di Icardi, rimarca che va chiarita la questione con-
tratto. «Io a Icardi non ho creato nessun problema, è un calciatore forte. Ci sono però delle cose che vanno chiarite, sennò diventa più difficile per tutti. Se si lasciano le cose a metà si lasciano aperte alle interpretazioni e ognuno le porta dove vuole. Qualche discorso di troppo si è fatto, è il momento di andare a parlare di queste cose che ci siamo tirati dietro per mesi. Bisogna mettere a posto la questione del contratto: ora i direttori vanno e lo definiscono non si lascia più a metà. Qualcosa lo disturba e deve essere liberato dai pensieri». Una presa di posizione decisa sul capitano, una sottolineatura per far capire che la destabilizzazione di Icardi dipende dalla società, non da lui.