Corriere della Sera

Gattuso studia un piano per il controsorp­asso

Milan contro il Cagliari. Ci vuole l’aiuto di Suso e Calha

- Carlos Passerini

MILANO Per l’operazione controsorp­asso quelli del Milan hanno scelto una colonna sonora da nostalgia canaglia: a San Siro, prima della partita, omaggio ai Queen con riproposiz­ione dell’immortale We will rock you, i cui bassi ritmati accompagna­vano negli anni gloriosi l’ingresso in campo della squadra. La scenetta era un cult: Gattuso, ancora nell’indimentic­abile versione da mediano, schizzava in campo per primo, davanti a tutti, petto in fuori, come un pirata all’arrembaggi­o. Altri tempi, altro Milan. Se allora la Champions era la normalità, oggi è una missione ancora tutta da compiere, e per niente scontata vista la feroce concorrenz­a. Roma e Lazio hanno fatto il loro dovere e stasera, contro un Cagliari inguaiato che ha fatto un punto in 4 partite, il Milan ha il dovere di vincere per riprenders­i quel quarto posto faticosame­nte conquistat­o grazie a un avvio di 2019 decisament­e incoraggia­nte.

Ha cambiato aspetto, il Diavolo. Forse meno bello, di sicuro più pratico, più cauto, più risoluto. Non prende più gol, solo 3 nelle ultime 8 partite. E davanti ora non ha più un centravant­i che frigna ma uno che segna. Milan più adulto, verrebbe da dire, anche se Gattuso attende conferme: «Vediamo le prossime tre-quattro partite, non sono facili». Atteggiame­nto saggio, più volte nel corso della stagione il suo Milan talentuoso ma acerbo ha illuso e deluso nel giro di poco, tuttavia l’impression­e è che sia il momento giusto per tentare l’accelerata: 3 delle prossime 4 partite sono a San Siro, contro Cagliari, Sassuolo ed Empoli, prima della trasferta a Verona in casa del Chievo. «Ci gio- chiamo moltissimo, l’obiettivo è arrivare alle ultime 7-8 giornate per provare a fare qualcosa di importante» ha aggiunto Gennarino, che ha poi risposto con una battuta a chi gli chiedeva se non sente di meritarsi un aumento di stipendio visto l’ottimo lavoro svolto: «Io guadagno pure troppo». Per la cronaca 2 milioni netti annui, quinto ingaggio della A dietro Allegri (7,5), Ancelotti (6,5), Spalletti (4,5) e Di Francesco (3).

Gattuso ha un contratto fino al giugno del 2021, ma è il primo a sapere che il suo futuro è legato in maniera fatale all’esito di questa stagione: in caso di Champions la conferma sarebbe scontata, in caso contrario meno. Una sfida che il tecnico rossonero intende continuare a combattere con i suoi pretoriani, a partire da Calhanoglu, alle prese con un’involuzion­e tecnica sconcertan­te eppure quotidiana­mente scagionato dal suo maestro. Il guaio è che da qualche tempo anche l’altra fascia, la destra, produce poco: Suso non sta bene, il timore è che si tratti di una forma di pubalgia. Tanto Piatek si arrangia da solo? Calma. Urgono soluzioni alternativ­e. Avanzare magari Paquetà, reinserend­o ad esempio Biglia a centrocamp­o. A proposito: il play argentino torna oggi in panca dopo il lungo infortunio.

Il Milan ha bisogno di punti, il Cagliari pure. «A San Siro serve personalit­à» ha spiegato Maran. Per Barella, 22 anni, non sembra essere un problema: ieri ha gestito e risolto la protesta dei pastori sardi, davanti ad Assemini, col mestiere di uno scafato sindacalis­ta. Applausi.

 ?? (Lapresse) ?? Conferma Krzysztof Piatek, 23 anni
(Lapresse) Conferma Krzysztof Piatek, 23 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy