Belotti-lasagna, sfida per la Nazionale
TORINO Il treno dei desideri è in partenza alle ore 15, stadio Grande Torino. Non vuole perderlo Andrea Belotti, che cerca il primo gol del nuovo anno, magari quello decisivo per battere l’udinese. Ne ha segnati sette in serie A, l’ultimo il 29 dicembre, su rigore, contro la Lazio. Un desiderio ce l’ha anche Walter Mazzarri, allenatore granata. Vuole, con buona probabilità, fare chiarezza su un probabile equivoco. Prima l’equivoco: Belotti segna meno perché «costretto» a giocare a tuttocampo, perché è così che fanno gli «attaccanti moderni» ed è quello che da loro pretendono gli allenatori. Ora il chiarimento di Mazzarri: «Il compito di Belotti è quello di stare davanti, anche quando pressa gli chiedo di attaccare gli avversari ma andando in avanti. Questa generosità dipende spesso da lui, sente la responsabilità dell’essere capitano, ma deve stare lì e ci serve lì». Lì, in area e a finalizzare le azioni create dai compagni. Gol, nuove sfide che si incrociano e altri desideri. Per esempio: il «Gallo» granata vorrebbe riconquistare la fiducia di Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale. Per ora niente, il c.t. gli preferisce anche Kevin Lasagna, che oggi potrebbe (ma è in dubbio) sfidarlo con la maglia dell’udinese. In attacco i friulani contano pure su Stefano Okaka e ci risiamo: lui, quando giocava nel Watford, chiedeva di lasciare l’inghilterra e raggiungere chi meglio lo aveva guidato in Premier. Cioè Walter Mazzarri, allenatore del Toro. Desiderio irrealizzato, la famiglia Pozzo lo ha trasferito da Watford a Udine, da Torino una vera richiesta non era mai partita. Treno perso, oggi ne passa un altro. Tutti in carrozza. www.corriere.it