Le dosi consentite dipendono anche dal rischio tumori (sottovalutato)
Il «livello di sicurezza» del consumo di alcol è stato stabilito tenendo conto del rischio oncologico: una conseguenza a cui molti non pensano, ritenendo che i pericoli del bere si esauriscano nei danni al fegato e nell’alta probabilità di incidenti alla guida. Invece i dati che mostrano correlazioni fra tumori e alcol sono ormai molto solidi. Almeno sette i tipi di cancro sono direttamente connessi al bere in eccesso (bocca, faringe, laringe, esofago, fegato, pancreas, colonretto e seno).
Gli esperti dell’associazione italiana per la ricerca sul cancro sottolineano che i meccanismi con cui l’alcol favorisce i tumori non sono del tutto noti: si sa che sulle mucose è irritante e può impedire i processi di riparazione, nel fegato ha un effetto infiammatorio, in generale stimola la produzione di ormoni pro-tumori. È certo, però, che l’associazione con il fumo aumenta ulteriormente la probabilità di ammalarsi e che non c’è un alcol «migliore» di un altro: conta la quantità.