Dolce & Gabbana: «Torniamo a vestire un rito del Paese»
Anche il vincitore del Festival, Mahmood, è un millennial, uno di quei ragazzi nati tra gli anni 80 e la fine di 90, nuovi protagonisti della moda. Giovani influenti come il poker di artisti che Dolce & Gabbana — ambasciatori dello stile millennial — hanno vestito durante questa edizione di Sanremo, dal secondo classificato Ultimo ai Boomdabash fino ad Einar e Nek. «Ma siamo anche fieri di aver realizzato l’abito di un’artista colta e di lungo corso come Fiorella Mannoia — dice Domenico Dolce, che sabato ha visto il Festival dal divano di casa — : è stato entusiasmante vestire artisti così diversi, un lavoro completo». C’è molto orgoglio italiano nelle parole di Dolce, che insieme a Stefano Gabbana, ha fortemente voluto tornare a far parte di un rito del Paese. «La musica influenza da sempre la nostra moda e avevamo in mano tutti i codici del mondo dello spettacolo, essendo stati per anni al fianco di popstar mondiali durante le loro tournée. Ora che l’italia attraversa un momento musicale così felice ci tenevamo ad accompagnare gli artisti sul palco: è stato un Festival elegante e che ha consolidato il Made in Italy».
La genesi di un abito perfetto, dicono gli stilisti, è sempre il mix tra preferenze dell’artista e aggiunte del creativo. Due mesi fa hanno iniziato le prove degli abiti che abbiamo visto su Alessandra Amoroso, Raf («aveva le idee chiarissime»), Nek, Biondo, Laura Chiatti («intimorita dalla trasparenza, ma che ha portato con grande classe») e Annie Mazzola. «Avremmo dovuto vestire anche Mahmood, poi abbiamo preso strade diverse, ma è un ragazzo speciale, con una grande fisicità e un carattere meraviglioso: si riconosce a prima vista e siamo felici che anche a Sanremo sia emerso».
I tuxedo preziosi abbinati alle sneakers, le giacche sartoriali portate con la camicia sbottonata sono state il segno di un Festival anagraficamente giovane, ma ben amalgamato con artisti consolidati come Loredana Bertè, la cantante in gara preferita dei due stilisti. «Già con le ultime sfilate avevamo intuito che i ragazzi, quando hanno un’occasione importante, vogliono essere elegantissimi — spiega Gabbana, fan di lungo corso di Sanremo —: sono i primi a chiedere i completi, che poi magari rivisitano in modo informale».
È stato così anche per Ultimo, che ha abbinato il suo abito sartoriale a un paio di sneakers. «Sono loro a esprimerci la preferenza per le scarpe sportive, si sentono molto più sicuri: l’alternativa sono le scarpe a punta, più rock’n’roll».