Bel salto triplo del Milan
Cagliari sconfitto, 4° posto riagguantato: sabato spareggio con l’atalanta Gigio sempre lucido
gol nelle prime 4 presenze con il Milan per Piatek, arrivati con 6 tiri nello specchio
Non c’è storia, non c’è partita. Il Milan, dopo i pareggi con Napoli e Roma, ritrova la vittoria e riagguanta subito il quarto posto. Tre gol al Cagliari disastrato e salto triplo in classifica visto che i rossoneri, nella notte più delicata, controsorpassano in scioltezza le romane e l’atalanta.
Quella con i sardi è una specie di tiro al bersaglio (11 conclusioni nello specchio sono un record). La squadra di Gattuso è bella, sicura, divertente, anche un po’ fortunata visto che a rompere l’incantesimo è un’autorete di Ceppitelli dopo meno di un quarto d’ora. Il primo acuto di un commosso Paquetà, che va con il pensiero ai ragazzini del Flamengo scomparsi nel rogo, indirizza la partita nel giro di altri nove minuti. E quando il Cagliari prova a alzare la testa, ci pensa Donnarumma a fargliela riabbassare con una parata d’istinto sul colpo di testa di Joao Pedro. È tutto così facile che Robocop Piatek può accontentarsi del ruolo di comprimario e prendersi la scena quando i giochi sono fatti: nel primo tempo, con un po’ di supponenza, sbaglia un facile pallonetto. Nella ripresa, prima di lasciare il posto a Cutrone, ricevendo la standing ovation dei 45 mila di San Siro, segna il 3-0 con un piatto destro, quarto gol rossonero in quattro partite e con 6 tiri. Il Milan fa quello che deve fare: gioca e diverte. Non è però il momento dei trionfalismi. La Champions è riconquistata, ma ci sarà da lottare sino all’ultimo per difenderla perché le inseguitrici fanno sul serio.
Il rischio, contro un Cagliari in disarmo e alla terza sconfitta di fila, era quello di farsi risucchiare dalla pressione visto che le rivali avevano tutte vinto. Invece il Diavolo gestisce bene la serata, mettendo sul piatto la maggiore qualità dei suoi interpreti, senza distrazioni, né cali di tensione. Una squadra subito concentrata e sempre padrona del gioco. Suso e Calhanoglu (a lungo andare troppo discontinui) all’inizio riescono ad aprire la difesa del Cagliari, Kessie e Bakayoko dominano in mezzo al campo con l’aiuto di Paquetà che interpreta bene il ruolo di mezzala.
Il Cagliari va subito in apnea. Ed è anche sfortunato. Il primo gol se lo fa da solo. Il diagonale di Suso viene respinto da Cragno proprio ad- dosso a Ceppitelli che infila la sua porta. E dopo il raddoppio di Paquetà, un sinistro al volo da posizione decentrata, ha l’occasione di rientrare in gioco due volte, una per tempo, sempre con l’intraprendente Joao Pedro. Donnarumma si conferma in formissima, ma nella seconda circostanza il brasiliano a due metri dalla porta prende colpevolmente la traversa. Due minuti dopo il Milan fa 3-0. E Gattuso, che non si rilassa mai, può dare inizio al festival delle sostituzioni. La partita non esiste più. Suso sbaglia il quarto gol, Cutrone si sbatte nel tentativo impossibile di riguadagnare posizioni sullo scatenato Piatek. Il Diavolo è felice e con la testa già a Bergamo: sabato c’è lo spareggio Champions con l’atalanta. E la sensazione è che non sarà altrettanto facile. anni e 11 mesi dall’ ultimo gol di un centrocampista brasiliano col Milan: Kakà al Chievo autogol dal 2016/17 a oggi per il cagliaritano Ceppitelli: è record in serie A 6,5 G. Donnarumma Non è notte da miracoli, stavolta non occorrono, ma quando serve è sempre lucido, come su Joao Pedro.
7 Calabria L’assist per il raddoppio e molto altro. Se va avanti così, Conti farà fatica a levargli il posto.
6 Musacchio Serata francamente agevole, i sardi davanti creano poco. 6 Romagnoli Sorveglia la situazione.
6 Rodriguez Pur non rubando l’occhio è una risorsa, ripulisce palloni in quantità industriale.
7 Kessie Inesauribile, ubiquo.
6,5 Bakayoko S’è preso il centrocampo rossonero, ormai è un elemento imprenscindibile.
7 Paquetà Il gol conferma un’impressione diffusa: va avvicinato alla porta, perché la vede, la sente.
6 Suso Contribuisce alla rete del vantaggio, si divora il poker nella ripresa. Non è al meglio, è evidente. 6,5 Piatek Una palla buona e pum pum pum: il Pistolero non tradisce. Higuain è ormai un vago ricordo.
5 Calhanoglu C’è l’applicazione, c’è la voglia, manca tutto il resto. Troppi errori, anche banali. Ancora nel tunnel.
6 Cutrone Venti minuti a sbattersi per fare capire che la panca non gli piace.
6 Conti Altri minuti preziosi.
7 Gattuso Missione compiuta, controsorpasso agevole, forse fin troppo. Sabato con l’atalanta sarà tutta un’altra storia. Intanto però il suo Milan è tornato davanti.
Cutrone di rincalzo Suso sbaglia il quarto gol, al polacco subentra Cutrone che cerca di riguadagnare posizioni