Ducati Hypermotard 950 Ancora più leggera e agile Rivoluzionata la sella
GRAN CANARIA (SPAGNA) Completamente rinnovata, la Ducati Hypermotard 950 ritorna in due versioni, standard e SP. Il richiamo alla 1100 del 2008 è evidente. Il design è curato nei dettagli. I due terminali sotto la sella sono valorizzati dai collettori, che si ispirano nel look a quelli dell’indimenticabile 916. La sella, ridisegnata, è piatta e più alta di due centimetri, ma meno larga nella zona centrale, con ben 53 mm risparmiati, a vantaggio dell’ergonomia e della facilità di approccio e spostamento longitudinale.
Il peso è più contenuto (-4 kg la standard, -3 la SP), mentre la dotazione elettronica è stata arricchita con la piattaforma inerziale a sei assi. Le mappe Sport, Touring e Urban (quest’ultima limitata a 75 cavalli) sono associate a livelli predefiniti di intervento del controllo di trazione, dell’impennata e dell’abs, ma resta la possibilità di personalizzare l’elettronica.
Il bicilindrico Testastretta 11° ha l’88 per cento della coppia tra 5.000 e 9.500 giri/minuto; la potenza cresce da 110 a 114 cavalli. Nella ciclistica cambia l’inclinazione del cannotto di sterzo, ridotta da 25,5° a 25, mentre l’avancorsa (140 mm) e l’interasse restano identici, a 1.493 mm per la standard e 1.498 per la SP.
Le due versioni si differenziano anche nella componentistica: per la SP ci sono forcella e ammortizzatore Ohlins (Marzocchi e Sachs standard), cerchi forgiati Marchesini, pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP e qualche sfizioso elemento in fibra di carbonio. La frizione idraulica ha su entrambi gli allestimenti la pompa radiale.
La posizione in sella è stata rivoluzionata: la minor larghezza centrale (-53 mm) permette di muoversi più liberamente. Il presupposto del progetto, del resto, è che la moto possa essere guidata sia come una naked sia come una supermotard.
Su strada la Hypermotard 950 mette in mostra sospensioni tarate in funzione del comfort, come si evince dal significativo affondamento della forcella nella prima parte dell’escursione. Nel complesso questa Ducati predilige curve di ampio raggio, ma appare migliorata rispetto alla precedente versione anche nello stretto. Nella guida molto sportiva richiede un po’ di esperienza per prendere confidenza. In compenso il bicilindrico Testastretta 11° ha una progressione lineare.
Abbiamo provato la Hypermotard 950 SP (3.700 euro più della standard, che costa 16.390 euro f.c.) in pista, su un tracciato ritmato e divertente. L’assetto è più equilibrato rispetto alla Hypermotard 950. Le gomme Pirelli Diablo Supercorsa sono molto efficaci, al pari dei controlli elettronici (ABS, trazione, impennata), che il pilota può personalizzare nei livelli di intervento.
Le nuove Hypermotard 950 e 950 SP piaceranno a chi cerca moto di carattere, dal forte impatto estetico, costruite con cura. La riuscita connotazione estetica, poi, conquisterà acquirenti meno esperti ma sensibili al design.