Baby calciatori irregolari Spezia calcio sotto inchiesta
Un raggiro finalizzato a ottenere plusvalenze milionarie facendo arrivare in Italia baby calciatori dall’africa. Trasferimenti — da una scuola calcio in Nigeria ai campetti delle serie minori in Liguria — che però erano in aperta violazione delle regole sull’immigrazione e di quelle sportive sul tesseramento dei giocatori minorenni. L’inchiesta della Procura e della Squadra mobile di La Spezia è sfociata nell’inibizione per un anno dall’attività di Luigi Micheli e Stefano Chisolia, amministratore delegato e presidente dello Spezia Calcio (serie B) e del presidente del Valdivara Cinque Terre (Eccellenza). Tra i calciatori giunti in Italia — estranei alle accuse e ignari del raggiro — anche promesse come Umar Sadiq, attaccante della Roma ora in prestito al Perugia, e Abdullahi Nura, arrivati nel 2013 a costo zero allo Spezia e rivenduti due anni dopo per 5 milioni alla società giallorossa, e David Okereke, centravanti dello Spezia cercato da grossi club. Sono 15 le persone indagate, coinvolte in 13 trasferimenti sospetti. Sarebbero state aggirate le norme che vietano alle società professionistiche di ingaggiare minorenni dall’estero ma che ammettono eccezioni per quelle dilettantistiche: per questo sarebbero stati operati tesseramenti fittizi — anche con affidamenti irregolari — di promettenti baby calciatori presso squadre dilettantistiche e qui «parcheggiati» in attesa dei 18 anni e della lucrosa vendita a un grosso club.