Corriere della Sera

«Diffamazio­ne e odio razziale», indagato Lannutti

Roma, il senatore dei 5S denunciato dalla comunità Ebraica per il tweet sui Protocolli dei Savi di Sion

- Ilaria Sacchetton­i

ROMA La denuncia della comunità Ebraica di Roma, rappresent­ata dalla presidente Ruth Dureghello, è stata depositata nei giorni scorsi. E questo ha determinat­o l’avvio di un procedimen­to nei confronti di Elio Lannutti, il senatore del movimento Cinque Stelle che il 20 gennaio aveva pubblicato un tweet in cui attaccando la «finanza criminale e i Rothschild» rilanciava i Protocolli dei Savi di Sion, un falso storico utilizzato anche dal fascismo e divenuto uno dei capisaldi teorici per giustifica­re l’olocausto nazista.

Lannutti è stato iscritto sul registro degli indagati per diffamazio­ne aggravata dall’odio razziale. Il parlamenta­re avrebbe fatto suo il documento che fu creato nei primi anni del secolo scorso dalla polizia segreta dello zar per alimentare l’odio contro gli ebrei, attribuend­ogli un complotto con la massoneria per sottomette­re il mondo. Della questione si era accorto per primo il deputato pd Emanuele Fiano: «Scusate ma dove stiamo andando a finire? Un senatore dei Cinque Stelle che cita i Protocolli dei Savi di Sion, l’emblema dei falsi alla base dell’antisemiti­smo...».

Lannutti si era poi scusato, attraverso un post su Facebook, dicendo di aver pubblicato «un link sui banchieri Rothschild, senza alcun commento poiché non avevo alcuna volontà di offendere alcuno, tantomeno le comunità ebraiche o altri, mi scuso se il link ha urtato la sensibilit­à. Condivider­e un link non significa condivider­e i contenuti, da cui comunque prendo le distanze. Ci tengo a sottolinea­re che non sono, né sarò mai antisemita».

A questo punto la procura farà le sue verifiche attraverso la Digos e lo stesso senatore sarà riascoltat­o.

Dopo il tweet qualcuno fra i Cinque Stelle aveva parlato di inconsapev­olezza, altri ipotizzava­no che potesse essere sottoposto a procedimen­to per valutare l’eventuale espulsione. Ora dal Pd rilanciano: «Che aspettano i Cinque Stelle a espellere il senatore Lannutti? Certo, più facile cacciare chi critica i condoni e quelli che pensano che il governo non è sopra la legge» attacca La scheda

● Il senatore del M5S Elio Lannutti è indagato per il reato di diffamazio­ne aggravata dall’odio razziale dopo un post sui «Protocolli dei sette savi di Sion», finto documento storico creato per alimentare l’odio contro gli ebrei il vice presidente della Camera Ettore Rosato.

Sulla questione si era a lungo espressa la Dureghello in un’intervista al Corriere: «Chi ha rispolvera­to e divulgato uno dei simboli del più odioso antisemiti­smo siede in Senato — aveva sottolinea­to — istituzion­e che dovrebbe rappresent­are il luogo più alto della democrazia, della saggezza e della morale. Per di più questa stessa persona appartiene a un Movimento che oggi è decisiva forza di governo. È stato varcato un confine inaudito».

Le polemiche

Il Pd, che aveva sollevato il caso, rilancia la richiesta di espulsione

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