L’appello ai pastori sardi in rivolta «Non buttate quel latte, donatelo»
Cagliari, ieri anche l’incontro col premier: misure allo studio. La replica: solo parole
CAGLIARI Il governo offre «un tavolo di filiera», ma i pastori continuano a inondare le strade di latte: «Le solite promesse». Niente tregua, per ora. L’incontro con il premier Giuseppe Conte è durato un’ora, nel blindatissimo aeroporto militare di Decimomannu. «Il 21 a Roma — ha annunciato Conte — vedremo tutte le parti… Sono allo studio misure per venire incontro ai pastori … Misure che però vanno studiate bene».
Il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio aggiunge: «Ora spero che interrompano i presidi». Risposta gelida: «Sono stati disponibili, gentili. Ci hanno ascoltato — dice Felice Floris, leader del MPS — e ringraziamo, ma nessuno tornerà agli ovili. La soluzione è ancora lontana». Fra le proposte sul tavolo il 21 febbraio un intervento dell’ue, un impiego straordinario di 20 milioni del fondo di solidarietà per comprare il pecorino invenduto. «Tutto di là da venire — sottolinea Floris — ci vogliono cose concrete e subito».
Gli assedi sono proseguiti. A Thiesi si è andati vicini allo scontro; pastori e dipendenti di un caseificio si sono fronteggiati a lungo, poi è tornata la calma. In provincia di Nuoro oggi scuole, negozi e uffici chiusi con ordinanze dei sindaci
dIl vescovo Dovete avere il giusto, ma perché tanto spreco? I poveri ne hanno bisogno «a fianco dei pastori». A Oristano latte sversato nella fontana di piazza Roma, inondata anche la statale Carlo Felice a Bonorva e la strada dei due mari ad Alghero. Latte giù da un cavalcavia e blocchi stradali a Marrubiu, Paulilatino, Uras e Siamanna, ettolitri lanciati da due ruspe e da un ponte su un torrente. Ad Arborea ancora un furgone assaltato. «Situazione esplosiva, clima di violenza» interviene Alberto Scanu, presidente di Confindustria Sardegna. Accuse respinte dai pastori. «Ma dobbiamo stare attenti — avverte Nenneddu Sanna, uno dei leader della protesta — evitiamo di passare dalla ragione al torto». Anche i cestisti della scudettata Dinamo Basket hanno rovesciato bidoni di latte accanto agli allevatori.
«Basta, non buttatelo. Datelo in beneficienza» ha chiesto il Codacons. Così anche l’arcivescovo di Sassari: «Dovete avere il giusto — dice monsignor Gianfranco Saba, accorso a un posto di blocco — ma perché tanto spreco? Molti poveri ne hanno bisogno». Appello immediatamente raccolto: a Samugheo le prime consegne alle scuole e alla casa di riposo. A Fonni hanno cominciato a lavorare il latte sulla piazza, daranno ricotta e formaggio alle famiglie indigenti. ● I pastori chiedono che il latte di capra e pecora venga pagato di più ai produttori e sostengono che i grandi produttori di formaggi si siano accordati per fare abbassare i prezzi
Politiche agricole
Il ministro Centinaio: «Adesso spero che interrompano i presidi»