Corriere della Sera

L’appello ai pastori sardi in rivolta «Non buttate quel latte, donatelo»

Cagliari, ieri anche l’incontro col premier: misure allo studio. La replica: solo parole

- Gianfranco Saba (foto di Alessandro Tocco / Lapresse) Alberto Pinna

CAGLIARI Il governo offre «un tavolo di filiera», ma i pastori continuano a inondare le strade di latte: «Le solite promesse». Niente tregua, per ora. L’incontro con il premier Giuseppe Conte è durato un’ora, nel blindatiss­imo aeroporto militare di Decimomann­u. «Il 21 a Roma — ha annunciato Conte — vedremo tutte le parti… Sono allo studio misure per venire incontro ai pastori … Misure che però vanno studiate bene».

Il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio aggiunge: «Ora spero che interrompa­no i presidi». Risposta gelida: «Sono stati disponibil­i, gentili. Ci hanno ascoltato — dice Felice Floris, leader del MPS — e ringraziam­o, ma nessuno tornerà agli ovili. La soluzione è ancora lontana». Fra le proposte sul tavolo il 21 febbraio un intervento dell’ue, un impiego straordina­rio di 20 milioni del fondo di solidariet­à per comprare il pecorino invenduto. «Tutto di là da venire — sottolinea Floris — ci vogliono cose concrete e subito».

Gli assedi sono proseguiti. A Thiesi si è andati vicini allo scontro; pastori e dipendenti di un caseificio si sono fronteggia­ti a lungo, poi è tornata la calma. In provincia di Nuoro oggi scuole, negozi e uffici chiusi con ordinanze dei sindaci

dIl vescovo Dovete avere il giusto, ma perché tanto spreco? I poveri ne hanno bisogno «a fianco dei pastori». A Oristano latte sversato nella fontana di piazza Roma, inondata anche la statale Carlo Felice a Bonorva e la strada dei due mari ad Alghero. Latte giù da un cavalcavia e blocchi stradali a Marrubiu, Paulilatin­o, Uras e Siamanna, ettolitri lanciati da due ruspe e da un ponte su un torrente. Ad Arborea ancora un furgone assaltato. «Situazione esplosiva, clima di violenza» interviene Alberto Scanu, presidente di Confindust­ria Sardegna. Accuse respinte dai pastori. «Ma dobbiamo stare attenti — avverte Nenneddu Sanna, uno dei leader della protesta — evitiamo di passare dalla ragione al torto». Anche i cestisti della scudettata Dinamo Basket hanno rovesciato bidoni di latte accanto agli allevatori.

«Basta, non buttatelo. Datelo in beneficien­za» ha chiesto il Codacons. Così anche l’arcivescov­o di Sassari: «Dovete avere il giusto — dice monsignor Gianfranco Saba, accorso a un posto di blocco — ma perché tanto spreco? Molti poveri ne hanno bisogno». Appello immediatam­ente raccolto: a Samugheo le prime consegne alle scuole e alla casa di riposo. A Fonni hanno cominciato a lavorare il latte sulla piazza, daranno ricotta e formaggio alle famiglie indigenti. ● I pastori chiedono che il latte di capra e pecora venga pagato di più ai produttori e sostengono che i grandi produttori di formaggi si siano accordati per fare abbassare i prezzi

Politiche agricole

Il ministro Centinaio: «Adesso spero che interrompa­no i presidi»

 ??  ?? Il gesto I pastori e gli allevatori sardi svuotano i contenitor­i del latte per strada I fatti● Da giorni i pastori sardi protestano per il crollo del prezzo del latte di capra e pecora, sceso sotto i 60 centesimi al litro, insufficie­nte secondo loro a coprire le spese di produzione● Ci sono stati blocchi stradali in diverse parti della Sardegna e centinaia di litri di latte sono stati dispersi
Il gesto I pastori e gli allevatori sardi svuotano i contenitor­i del latte per strada I fatti● Da giorni i pastori sardi protestano per il crollo del prezzo del latte di capra e pecora, sceso sotto i 60 centesimi al litro, insufficie­nte secondo loro a coprire le spese di produzione● Ci sono stati blocchi stradali in diverse parti della Sardegna e centinaia di litri di latte sono stati dispersi

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