Il politico-cittadino non ha due identità
Quale può essere la distinzione, in una stessa persona, fra il politico e il privato cittadino, fra ciò che la persona dice nella veste del primo e ciò che dice nella veste del secondo? Una identità/distinzione che si presenta spesso, come dimostrano le recenti discussioni — ma è solo un esempio — sull’incontro del Ministro Di Maio con i gilet gialli francesi.
Il politico è anzitutto un cittadino, cittadino per eccellenza; Polis vuol dire città, la comunità di tutti i cittadini rappresentati dal politico che si occupa con particolare impegno e responsabilità dei problemi di tutti. Il sindaco di una città viene chiamato non a caso il primo cittadino. La stessa cosa vale per il Paese. Possono mutare le modalità fra dichiarazioni a nome del Governo o dell’opposizione in cui milita il politico e le sue parole pronunciate in circostanze occasionali e private, ma non muta la sostanza. L’intervento di un politico al Parlamento o al Congresso di un Partito e una sua dichiarazione in una cena fra amici avranno formulazioni stilisticamente diverse, ma esprimono o dovrebbero esprimere le medesime idee. Sarebbe strano se fossero diverse o addirittura opposte. Non credo che le dichiarazioni ufficiali del Ministro Salvini sui migranti possano essere diverse da ciò che pensa e dice personalmente da privato cittadino e continuerebbe, ci si immagina, a pensare e a dire anche quando non fosse più Ministro. È difficile pensare che il Ministro Salvini tuoni ufficialmente contro gli sbarchi e poi vada privatamente a soccorrere il migrante illegale in mare e ad aiutarlo a sbarcare. Altrimenti si potrebbe per assurdo immaginare ad esempio un Ministro o un altro esponente politico che, in tale sua veste ufficiale, nel giorno della Memoria della Shoah esprime la sua ferma condanna dell’atroce sterminio degli ebrei e poi, in un’altra circostanza e in un’altra sede, dichiara una sua personale simpatia per i carnefici dei Lager.
Un Ministro che prende posizione nei riguardi di eventi cruciali del proprio o di altro Paese parla sempre anche come Ministro, Ministro di un preciso Governo, mentre se dice le sue opinioni sulla pittura di van Gogh, anche mentre sta salendo le scale del Senato, parla a titolo solo personale. Alla radice del principio di responsabilità, cardine dell’attività politica, c’è la logica, necessario fondamento di ogni attività umana.