I pm: sì alla grazia per l’ex terrorista altoatesino
Alle spalle ha una serie di condanne. L’ultima, a 16 anni, incassata dal tribunale di Brescia nel maggio del 1974. Ma la fedina penale di Heinrich Oberleiter, italiano di nascita diventato cittadino austriaco e per la giustizia del nostro Paese latitante da sempre, è sporcata anche da due ergastoli. Condanne relative agli attentati compiuti negli Anni 70 nel nome dell’indipendenza del Tirolo. Si tratta di uno «dei bravi ragazzi della Valle Aurina» per il quale la Procura generale di Brescia ha dato parere positivo alla richiesta di grazia — per motivi di salute — avanzata nei mesi scorsi dai legali di Oberleiter, che oggi ha 77 anni e che non è mai stato in carcere. L’austria ha inoltre sempre negato all’italia l’estradizione. I magistrati bresciani si sono pronunciati proprio perché l’ultima condanna nei confronti di Oberleiter, per l’attentato sul treno Brennero Express del 1964, è stata comminata a Brescia, che quindi è competente per l’esecuzione della pena. L’ultima parola spetta ora al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dovrà decidere se concedere la grazia dopo che il suo predecessore Giorgio Napolitano si era opposto. «Mattarella non conceda la grazia per il rispetto delle vittime», ha chiesto il deputato di Fratelli d’italia Luca De Carlo.
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