Energie rinnovabili, l’italia nel club dei virtuosi
Questa volta siamo tra i Paesi che hanno fatto i compiti a casa: l’italia ha già raggiunto l’obiettivo al 2020, e lo ha superato, di energia prodotta da fonti rinnovabili. Ed è l’unica grande economia europea ad esserci riuscita. Perché né la Francia, la Germania o la Gran Bretagna hanno ancora raggiunto il target, che a livello Ue è del 20% poi declinato in misura diversa da Paese a Paese. La fotografia al 2017 è stata scattata da Eurostat. Per l’italia, seconda manifattura d’europa, la percentuale di energia verde sul consumo finale è stata pari al 18,3% rispetto all’obiettivo al 2020 pari al 17%. Gli altri Paesi con la maglia rosa sono la Svezia, la Finlandia, la Danimarca, l’estonia, la Croazia, la Lituania, la Romania, la Bulgaria, la Repubblica Ceca e l’ungheria. Mentre sono ancora lontani dagli obiettivi nazionali l’olanda, la Francia, l’irlanda, il Regno Unito, il Lussemburgo, la Polonia e il Belgio. I nuovi obiettivi europei al 2030 alzano l’asticella al 32% mentre l’italia nel Piano energia e clima, presentato il 9 gennaio scorso, ha indicato il 30%. Il motivo lo ha spiegato allora il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa: il 32% si tradurrebbe in «un gap di investimenti con una perdita di competitività rispetto ad altri Paesi con obiettivi diversi». Restiamo comunque tra i virtuosi, tanto più che il governo ha annunciato l’addio al carbone entro il 2025.