Lo sguardo sul mondo di trenta reporter eccellenti
Èin edicola con il «Corriere della Sera» e con «La Gazzetta dello Sport», Gianni Berengo Gardin. La mia Venezia, quarto volume della collana dedicata ai grandi fotografi, intitolata Reportage (nel piano dell’opera a destra, il calendario delle prime 9 uscite). La mia Venezia è disponibile per tutta la settimana al prezzo di 9,90 più il costo del quotidiano o della «Gazzetta». La serie, che raccoglie gli scatti dei più grandi reporter del mondo, è realizzata in collaborazione con Contrasto ed è composta da trenta libri illustrati con le opere di grandi artisti come Martin Parr, Alex Webb e Bruno Barbey. Su Venezia Berengo Gardin, nato a Santa Margherita Ligure (Genova) nel 1930 ma cresciuto nella città lagunare, ha detto: «Non è una città qualunque, è quasi un’immagine della memoria che sopravvive e torna spesso». E la sua lunga carriera nasce proprio tra le calli, dove la famiglia possedeva un negozio di vetri, e dove lo stesso Berengo Gardin lavora per molto tempo. In questa città l’artista inizia a fotografare per diletto, dando forma a un reportage veritiero, realizzato con l’intensità del bianco e del nero, che lo ha reso uno tra i più sensibili interpreti della fotografia di documentazione. Le prime opere sono scattate per «arrotondare» guadagnando qualche soldo in più: il fotografo le vende agli studenti di architettura, che le usano per le loro tesi. Quello con la città, vissuta da osservatore silenzioso, è un rapporto profondo e solitario, che gli ha permesso di cogliere il cuore della «Venezia dei veneziani». Tra le prossime uscite della serie: Martin Parr. Il senso comune (19 febbraio); Alex Webb. La luce dei tropici (26 febbraio); Michael «Nick» Nichols. I re della foresta (5 marzo). (j. ch.)