Intesa con Christie’s: torna in Italia l’arte rubata
Oggetti esportati illegalmente rientrati grazie alla collaborazione tra la casa d’aste e il ministero dei Beni culturali
LONDRA L’italia rientra in possesso di un gruppo di opere di arte antica, trafugate ed esportate illegalmente fra gli anni 60 e 80: e lo fa grazie a una inedita collaborazione tra il nostro ministero dei Beni culturali e la casa d’aste internazionale Christie’s.
L’annuncio è stato dato ieri a Londra, all’ambasciata italiana, dal ministro Alberto Bonisoli, che ha sottolineato come si sia trattato della prima azione congiunta in questo senso dello Stato italiano assieme a un importante ente privato. Il ministro ha spiegato come l’obiettivo sia quello di creare «un mercato dell’arte etico», da perseguire attraverso l’eliminazione della domanda di arte illegale, rendendola meno interessante per gli acquirenti nel momento in cui la sua origine non è chiara. In quest’ottica è stata fondamentale la collaborazione di Christie’s: quando si sono resi conto di avere tra le mani oggetti trafugati, hanno scritto ai proprietari, che li avevano acquistati «in buona fede», convincendoli a restituirli senza nulla in cambio.
I reperti ritornati in possesso dell’italia sono: un frammento di marmo di sarcofago romano proveniente dalle catacombe di San Callisto e il cui furto era stato denunciato nel 1982; un rilievo romano in marmo con Satiro e Menade trafugato dai giardini di Villa Borghese nel 1985; un vaso greco del II-I secolo a.c.; un’antefissa etrusca in terracotta del VI-V secolo a.c.; un vaso falisco a figure rosse risalente al IV secolo a.c.; cinque piatti del IV secolo a.c.; un’hydria apula a figure rosse del 350-330 a.c.; un capitello romano del II secolo d.c., provento di scavi clandestini, e la pagina di un codice miniato. Alcuni di questi oggetti facevano parte dell’archivio di un noto trafficante d’arte internazionale, Giacomo Medici, condannato nel 2004.
Bonisoli ha anche annunciato una mostra al Quirinale, a maggio, con gli oggetti recuperati in questi anni dal Nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio.