Corriere della Sera

Patto per il presente Marotta ricorda all’inter i suoi obiettivi

L’ad tranquilli­zza Spalletti e su Icardi: non c’è fretta

- Guido De Carolis

MILANO Il chiariment­o c’è stato e c’è stata anche una promessa: avanti insieme per il bene dell’inter. L’ad Beppe Marotta e il tecnico Luciano Spalletti ad Appiano Gentile hanno appianato le divergenze, emerse dopo la vittoria di Parma e le dichiarazi­oni dell’allenatore sul rinnovo di contratto di Mauro Icardi. «Ora vanno e lo definiscon­o», aveva intimato Spalletti. Nella chiacchier­ata avuta al centro tecnico Marotta ha tranquilli­zzato l’allenatore, spiegandog­li che i colloqui con il giocatore e il suo entourage continuano. Il rinnovo non può diventare un alibi per il centravant­i, la trattativa procede ma non può esserci fretta. Le parti sono distanti, però Icardi non è a scadenza (il contratto finisce nel 2021) e non ha nessun motivo per sentirsi in discussion­e, nonostante il lungo periodo di digiuno in campionato, dove non segna da 7 partite.

Marotta non ha ancora del tutto smaltito l’influenza e non sarà a Vienna per la partita di Europa League di domani contro gli austriaci del Rapid. A Spalletti ha però ribadito l’importanza di andare avanti nella competizio­ne e soprattutt­o quella di non fallire la qualificaz­ione alla prossima Champions League. I risultati saranno decisivi per il futuro di tutti: allenatore, giocatore e dirigenti.

Il patto per il presente siglato ad Appiano tra Marotta e Spalletti viene alla vigilia di un mese decisivo per l’inter che ha iniziato il girone di ritorno esattament­e come aveva fatto all’andata, guadagnand­o appena quattro punti e incassando due sconfitte. L’esonero ha sfiorato l’allenatore nerazzurro, il successo di Parma gli ha ridato fiato e fugato i dubbi sull’impegno dello spogliatoi­o. Il mese che inizia domani con i sedicesimi di finale di Europa League, terminerà il 17 marzo con il derby contro il Milan. In mezzo tante gare insidiose, Samp e Fiorentina le prime due.

Spalletti ora deve mostrarsi tranquillo, la continuità di risultati può aiutarlo a ritrovare

Conti alla fine Finire tra le prime 4 e andare avanti in Coppa: i conti si faranno alla fine

serenità. Con il Rapid Vienna, c’è un solo gradevole precedente del 1990-91: l’inter perse all’andata ma vinse al ritorno e poi conquistò l’allora Coppa Uefa. Gli austriaci sono l’avversario giusto per migliorare la condizione di giocatori chiave come Ivan Perisic e Radja Nainggolan e potrebbero essere pure l’occasione buona per schierare Lautaro dall’inizio e far rifiatare Icardi.

Oltre che con l’allenatore, Marotta, insieme al direttore sportivo Piero Ausilio e al direttore generale Giovanni Gardini, ha parlato anche con la squadra, ribadendo gli obiettivi e un concetto valido per tutti: la valutazion­e finale

Lautaro titolare Contro il Rapid in campo Nainggolan e Perisic. Possibile Lautaro dall’inizio

sarà direttamen­te legata ai risultati. Imprescind­ibile entrare nelle prime quattro, farebbe poi molto piacere andare avanti il più possibile e magari vincere l’europa League.

Tornare dall’austria con una vittoria e battere domenica la Samp (per la partita si rivedrà anche il presidente Steven Zhang), metterebbe di buon umore non solo il club, ma anche gli azionisti che lunedì 18 febbraio si ritroveran­no a San Siro per l’assemblea dei soci. Sarà ufficializ­zato l’ingresso in società e in cda, con due consiglier­i, del fondo Lyonrock di Hong Kong che ha acquistato il 30,5% dell’inter. I soldi ci sono, i risultati non devono mancare.

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(Getty Images) Riappacifi­cazione Il tecnico Luciano Spalletti, 59 anni, e l’ad Beppe Marotta, 61 anni

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