Corriere della Sera

Patto dei centristi con FI: liste comuni

Berlusconi: «Il mio successore? Ho tentato con Cairo ma mi ha risposto che non lo farà mai»

- Paola Di Caro

ROMA La strategia è chiara: far capire agli italiani che, se è tornato di nuovo in campo pronto a candidarsi per le Europee, è perché «il momento è drammatico», ripete Silvio Berlusconi nella sua terza uscita televisiva consecutiv­a (ieri sera a Porta a Porta) nella quale se la prende ancora con gli italiani che non lo votano abbastanza.

Una linea che verrà testata in questi giorni nei sondaggi per verificarn­e l’efficacia, ma che ha già ottenuto almeno un risultato: dopo l’udc, anche i movimenti centristi di ispirazion­e popolare che fanno riferiment­o a Maurizio Lupi e Saverio Romano convergera­nno nelle liste di FI per le Europee, per «dare peso ai moderati», dare «forza al Ppe» e «riequilibr­are il rapporto con la Lega», dice Lupi al termine di un incontro ad Arcore. D’altra parte, dice Berlusconi, alternativ­a alla sua ennesima discesa in campo diretta non c’è: «Come mio successore — racconta — ho provato con varie persone, ma mi hanno tutti deluso. Ho tentato con Urbano Cairo, che per 12 anni è stato il mio assistente e che ora sta facendo molto bene, ma dopo aver visto quello che mi hanno fatto, ha detto in maniera precisa che non lo farà mai».

Tocca ancora a lui dunque, che raccoglie i frutti del suo appello all’«altra Italia»: Lombardia popolare di Lupi e Cantiere popolare di Romano (che si candiderà) interrompo­no l’esperienza di Noi per l’italia (la formazione che si presentò alle Politiche anche con Raffaele Fitto, che però in Europa è alleato con la Meloni) e scelgono di lottare a fianco di Berlusconi: «Il nostro obiettivo — spiega Lupi — è quello di non disperdere i voti moderati, sostenendo lo sforzo generoso di Berlusconi, che si rimette in gioco per far capire agli elettori quanto sia importante la presenza di una forza centrista e moderata in Europa e in Italia».

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