Patto dei centristi con FI: liste comuni
Berlusconi: «Il mio successore? Ho tentato con Cairo ma mi ha risposto che non lo farà mai»
ROMA La strategia è chiara: far capire agli italiani che, se è tornato di nuovo in campo pronto a candidarsi per le Europee, è perché «il momento è drammatico», ripete Silvio Berlusconi nella sua terza uscita televisiva consecutiva (ieri sera a Porta a Porta) nella quale se la prende ancora con gli italiani che non lo votano abbastanza.
Una linea che verrà testata in questi giorni nei sondaggi per verificarne l’efficacia, ma che ha già ottenuto almeno un risultato: dopo l’udc, anche i movimenti centristi di ispirazione popolare che fanno riferimento a Maurizio Lupi e Saverio Romano convergeranno nelle liste di FI per le Europee, per «dare peso ai moderati», dare «forza al Ppe» e «riequilibrare il rapporto con la Lega», dice Lupi al termine di un incontro ad Arcore. D’altra parte, dice Berlusconi, alternativa alla sua ennesima discesa in campo diretta non c’è: «Come mio successore — racconta — ho provato con varie persone, ma mi hanno tutti deluso. Ho tentato con Urbano Cairo, che per 12 anni è stato il mio assistente e che ora sta facendo molto bene, ma dopo aver visto quello che mi hanno fatto, ha detto in maniera precisa che non lo farà mai».
Tocca ancora a lui dunque, che raccoglie i frutti del suo appello all’«altra Italia»: Lombardia popolare di Lupi e Cantiere popolare di Romano (che si candiderà) interrompono l’esperienza di Noi per l’italia (la formazione che si presentò alle Politiche anche con Raffaele Fitto, che però in Europa è alleato con la Meloni) e scelgono di lottare a fianco di Berlusconi: «Il nostro obiettivo — spiega Lupi — è quello di non disperdere i voti moderati, sostenendo lo sforzo generoso di Berlusconi, che si rimette in gioco per far capire agli elettori quanto sia importante la presenza di una forza centrista e moderata in Europa e in Italia».