Corriere della Sera

Toia: «Conte a Strasburgo? Parlamento preso in giro»

- Patrizia Toia capodelega­zione eurodeputa­ti Pd

Caro direttore, non sono stati «attacchi scomposti» all’italia, ma una risposta stizzita a una presa in giro del Parlamento europeo. Il problema è che Conte è venuto a Strasburgo a fare retorica europeista e a spacciare per grandi «novità» delle misure che abbiamo proposto e approvato con il voto sempre contrario delle forze che lo sostengono

Fa un certo effetto sentire Conte definire un «impulso prezioso» il Piano Juncker degli investimen­ti se sei un eurodeputa­to che ci ha lavorato per anni e sei già indignato per il voto sempre contrario degli eurodeputa­ti grillini e leghisti.

E fa effetto sentire Conte che rimprovera noi con tono da maestrino perché non ci sono abbastanza fondi per l’africa quando abbiamo già approvato il piano di investimen­ti per l’africa e ancora brucia la ferita del voto contrario dei leghisti, quelli che vogliono «aiutarli a casa loro», e l’astensione dei grillini. E fa effetto quando dice che serve «un’europa forte e coesa» e che bisogna «sfruttare tutte le opportunit­à di cooperazio­ne» in materia di difesa comune, mentre nell’aula di Strasburgo sanno che è lo stesso governo Conte che non partecipa alla Forza di intervento rapida dell’ue, avviata da nove Paesi. E che dire quando il capo del governo, che ha affossato in Consiglio la riforma di Dublino, votata dal Parlamento europeo, rimprovera l’europa di poca lungimiran­za sull’immigrazio­ne perché serve «una soluzione struttural­e» fuori dalla logica dell’emergenza? Come non indignarsi quando il premier che rappresent­a Lega e Movimento 5 Stelle invita gli eurodeputa­ti a «non cedere a logiche nazionalis­te o regionalis­te»? O quando spiega che bisogna limitare le «conseguenz­e negative della Brexit» mentre nella stessa aula gli eurodeputa­ti della sua maggioranz­a grillina siedono ancora oggi nel gruppo guidato dall’ euroscetti­co Nigel Farage?

d L’accusa

«Il premier ha spacciato per grandi novità misure Ue approvate ma sempre con il no di Lega e M5S»

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