«Paghiamo già le tensioni con la Francia»
Le cifre record del 2018 (345 mila presenze alla Fiera, l’export cresciuto del 3,1%) non sono riuscite a dissolvere la preoccupazione che è aleggiata durante tutta la conferenza di presentazione del Salone 2019. Motivo principale, le tensioni nelle relazioni con la Francia. «È da oltre una settimana che ricevo segnalazioni dai nostri associati di disdette da parte dei negozi transalpini — rivela Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo —. E questa ostilità, o comunque mancanza di fiducia, sta toccando anche la grande distribuzione e coinvolge settori chiave come quello delle cucine». Federlegno Arredo rappresenta 80 mila imprese che danno lavoro a 320 mila persone, per un fatturato di 42 miliardi, pari al 4,8% del pil industriale italiano. «Su 20 miliardi di export — spiega — la Francia è nettamente il primo cliente con 2,5 miliardi, il 12%. Capite come in questo momento occorra fare massima attenzione, tutelando la nostra competitività. Noi vendiamo i nostri prodotti a chi ogni fine settimana rischia di avere i negozi vandalizzati dai gilet gialli. Naturale che scatti l’orgoglio nazionalista». Ma è anche il fronte interno a guastare il clima. «Bene il bonus sulle ristrutturazioni riconfermato, ma con una previsione di crescita per l’italia ridotta allo 0,2% è assolutamente necessario sbloccare 25 miliardi di cantieri già deliberati. Perché il mondo delle infrastrutture e dell’edilizia tocca per il 2530% anche il settore del legno-arredo». (a.c.)